Calderon condannato all'ergastolo per l'omicidio Piscitelli: rigettata l'aggravante mafiosa

Calderon condannato all

Diabolik, il "Re del Terrore" e la batteria di Ponte Milvio: un legame inquietante

L'ombra di Diabolik si allunga sul processo per l'omicidio di Fabrizio Piscitelli, "Diabolik", avvenuto nel 2019. Una recente sentenza, con la condanna all'ergastolo per Raul Calderon per l'uccisione del noto esponente ultrà laziale, ha riaperto i riflettori su un inquietante dettaglio: il presunto coinvolgimento del gruppo criminale noto come "batteria di Ponte Milvio", composto da italiani e albanesi, e la sua possibile connessione con il mondo della malavita romana. Secondo indiscrezioni investigative, emerse durante il processo, Diabolik sarebbe stato una figura di riferimento per questo gruppo, un punto di contatto tra ambienti diversi e attività criminali eterogenee che spaziavano dalla violenza alla droga.


La sentenza per Calderon, pur confermando l'ergastolo, ha escluso l'aggravante mafiosa. Questa decisione, però, non sminuisce la gravità del reato e la pericolosità della "batteria di Ponte Milvio". L'inchiesta ha dipinto un quadro fosco di un'organizzazione ben strutturata, dedita ad attività illecite e in grado di operare con una certa spregiudicatezza. La figura di Piscitelli, con la sua fama di uomo temuto e potente nel mondo delle tifoserie, si inserisce perfettamente in questo contesto, rafforzando l'ipotesi di un legame forte tra il gruppo criminale e personaggi di spicco della criminalità romana.


Il soprannome "Diabolik", non a caso, evoca un'immagine di spietatezza e di capacità di infiltrazione negli ambienti più diversi. La presenza di un personaggio simile al centro di un'organizzazione criminale come la "batteria di Ponte Milvio" fa riflettere sulla complessità del fenomeno e sulla necessità di un'azione incisiva da parte delle forze dell'ordine per smantellare queste reti di potere illegale. La condanna di Calderon rappresenta un passo importante, ma le indagini devono proseguire per fare piena luce sulle ramificazioni della "batteria di Ponte Milvio" e sulle eventuali connessioni con altri gruppi criminali.


Le modalità dell'omicidio di Piscitelli, la sua posizione all'interno del panorama criminale romano e le relazioni con la batteria di Ponte Milvio restano argomenti cruciali per comprendere appieno la dinamica degli eventi e per prevenire future azioni criminali. La figura di Diabolik, come riferimento per il gruppo, offre spunti di riflessione sulla pervasività della criminalità organizzata e sulla necessità di un costante impegno da parte delle istituzioni per contrastare il fenomeno.


L'inchiesta, ancora in corso su alcuni aspetti, ha messo in luce un'organizzazione criminale con un raggio d'azione vasto e pericolosa, connessa ad altre realtà del crimine organizzato. Il processo Calderon, quindi, non rappresenta solo la chiusura di un capitolo giudiziario, ma un punto di partenza per ulteriori approfondimenti sulle complesse dinamiche criminali che hanno coinvolto la “batteria di Ponte Milvio” e la figura di Fabrizio Piscitelli, alias "Diabolik".

(25-03-2025 19:39)