Proteste in Turchia: oltre 1100 arresti, Erdogan minaccia i manifestanti

Proteste in Turchia: oltre 1100 arresti, Erdogan minaccia i manifestanti

Turchia in fiamme: Oltre 1100 arresti dopo la convalida dell'arresto del sindaco di Istanbul

Nuove violenze e proteste notturne hanno scosso diverse città turche in seguito alla convalida dell'arresto del sindaco di Istanbul, Ekrem İmamoğlu. La repressione delle autorità è stata implacabile: oltre 1100 persone sono state arrestate dall'inizio delle manifestazioni, tra cui dieci giornalisti, secondo quanto riportato da diverse fonti internazionali. La situazione è particolarmente tesa a Istanbul e Ankara, dove le forze dell'ordine sono intervenute con durezza per disperdere i manifestanti.

L'Unione Europea ha espresso preoccupazione per la crescente repressione in Turchia, esortando Ankara a rispettare i principi democratici e a garantire il rispetto dei diritti fondamentali. In una dichiarazione ufficiale, l'UE ha sottolineato la necessità di un dialogo costruttivo e ha ribadito l'importanza dello stato di diritto. Sito ufficiale del Consiglio Europeo

Il Presidente turco, Recep Tayyip Erdoğan, ha invece risposto con fermezza alle proteste, minacciando severi provvedimenti contro chi si macchia di atti di violenza e disordini. "Chi provoca caos, pagherà", ha dichiarato Erdoğan in un discorso pubblico, ribadendo la determinazione del suo governo a reprimere con forza ogni forma di opposizione considerata illegittima.

Le immagini provenienti dalle città colpite mostrano scene di scontri tra manifestanti e polizia, con l'utilizzo di gas lacrimogeni e cannoni ad acqua. La situazione è aggravata dal clima di incertezza politica e dalla crescente polarizzazione della società turca. La convalida dell'arresto di İmamoğlu, figura di spicco dell'opposizione, ha innescato una reazione a catena, alimentando le tensioni e le proteste. L'arresto dei giornalisti è stato fortemente condannato dalle organizzazioni internazionali per la difesa della libertà di stampa, che hanno denunciato una grave violazione del diritto alla libertà di informazione.

Gli sviluppi della situazione rimangono incerti, con il rischio di ulteriori scontri e arresti nei prossimi giorni. La comunità internazionale guarda con crescente apprensione alla crisi in Turchia, sollecitando un immediato de-escalation della violenza e il rispetto dei diritti umani.

La comunità internazionale segue con attenzione gli sviluppi, chiedendo il rispetto dei diritti umani e della libertà di stampa.

(24-03-2025 18:00)