Tiktoker insultata, la morte di Alexandra Garufi commuove i social

Sesto San Giovanni: Odio online e suicidio di Alexandra Garufi, la politica si mobilita
Il sindaco di Sesto San Giovanni, Roberto Di Stefano, lancia un appello accorato contro l'odio dilagante sui social, dopo la tragica morte della giovane tiktoker Alexandra Garufi, vittima di cyberbullismo."Occorre lottare con più forza contro l’odio che dilaga in rete e spinge i giovani a gesti estremi", ha dichiarato Di Stefano, sottolineando la gravità del fenomeno e la necessità di un intervento deciso da parte delle istituzioni e della società civile. La morte di Alexandra, colpita da una violenta ondata di insulti e aggressioni online, ha scosso profondamente la comunità sestese e acceso i riflettori sulla pericolosità del cyberbullismo, spesso trascurato o sottovalutato.
L'ArciGay ha espresso la propria vicinanza alla famiglia di Alexandra e si è detta pronta ad offrire supporto a chi si trova in situazioni di pericolo: "Possiamo aiutare chi è in pericolo", ha affermato un rappresentante dell'associazione, sottolineando l'importanza di creare una rete di protezione per le persone vulnerabili al fenomeno dell'odio online.
Anche il senatore del Partito Socialista Italiano, Fabrizio Scalfarotto, ha espresso la sua preoccupazione, evidenziando un problema più ampio: "Si sottovaluta tantissimo il percorso difficilissimo che fanno le persone trans", ha dichiarato, collegando la tragedia di Alexandra a una più ampia questione di discriminazione e violenza contro le identità di genere. La sua testimonianza sottolinea come l'odio online possa amplificare le vulnerabilità già esistenti, creando un ambiente tossico e pericoloso, soprattutto per le persone LGBTQIA+.
Sui social network, intanto, si è diffusa una vasta ondata di solidarietà per Alexandra. Migliaia di utenti hanno espresso il proprio cordoglio e condiviso messaggi di vicinanza alla famiglia e agli amici della giovane tiktoker. La sua tragica scomparsa rappresenta un monito sulla necessità di contrastare con fermezza l'odio online e di proteggere i giovani dalle conseguenze devastanti del cyberbullismo. È necessario un impegno concreto da parte di tutte le istituzioni e della società nel suo complesso per creare un ambiente digitale più sicuro e inclusivo, dove la diversità sia rispettata e valorizzata, e dove nessuno si senta costretto al silenzio o all'autolesionismo a causa delle aggressioni online. La lotta contro l'odio non può più essere rimandata.
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