Dazi "soft" su beni venezuelani: la strategia di Trump

Dazi "soft" su beni venezuelani: la strategia di Trump

Sefcovic a Washington: si avvicina la scadenza del 2 aprile, nel mirino i "dirty fifteen"

Il commissario europeo Maroš Šefčovič è volato a Washington in una missione diplomatica di alto livello mentre il 2 aprile, data ultima per la risoluzione della controversia sui sussidi alle aziende europee, si avvicina inesorabilmente. La tensione cresce, con l'ombra sempre più minacciosa di possibili barriere commerciali contro un gruppo ristretto di Stati membri, ribattezzati "dirty fifteen" dalla stampa internazionale per la loro presunta resistenza a una soluzione.

L'ipotesi di dazi doganali, inizialmente temuta come un'azione drastica e pervasiva, sembra ora assumere contorni più sfumati. Si fa strada infatti la possibilità di tariffe "light", un'opzione che potrebbe limitare l'impatto negativo su settori chiave come quello automobilistico e quello dei semiconduttori. Questa strategia, meno punitiva rispetto a dazi elevati, potrebbe essere più appetibile per l'amministrazione Biden, che pur perseguendo la difesa degli interessi americani, cerca di evitare una spirale protezionistica.

Intanto, Donald Trump, pur non essendo più alla Casa Bianca, ha rilanciato la sua posizione interventista, suggerendo l'applicazione di "dazi indiretti" simili a quelli imposti al Venezuela. Una dichiarazione che, seppur priva di un peso politico diretto sull'attuale amministrazione, testimonia la persistenza di tensioni profonde nel rapporto tra Stati Uniti ed Europa sulla questione dei sussidi.

La visita di Šefčovič rappresenta un ultimo tentativo di scongiurare l'inasprimento del conflitto commerciale. Le discussioni si concentreranno sulla ricerca di una soluzione negoziata che eviti l'applicazione di tariffe, ma il tempo stringe e la pressione è massima. L'esito di questo incontro potrebbe avere ripercussioni significative sull'economia europea e sulle relazioni transatlantiche nei prossimi mesi. L'attenzione dei mercati è massima, in attesa di segnali concreti che possano dissipare le incertezze.

Il futuro delle relazioni commerciali tra Stati Uniti e Unione Europea è appeso a un filo. La capacità di trovare un accordo prima del 2 aprile sarà cruciale per evitare una vera e propria guerra commerciale con conseguenze imprevedibili.

(24-03-2025 17:27)