Fisco, brutte sorprese per dipendenti e pensionati: la CGIL denuncia errori nell'acconto Irpef.

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Stangata Fiscale: Sindacati in Allarme per l'Acconto Irpef
I calcoli sono impietosi e le previsioni tutt'altro che rosee. Secondo le stime dei sindacati, lavoratori e pensionati potrebbero ritrovarsi a dover sborsare una cifra tra i 75 e i 260 euro in più nella prossima dichiarazione dei redditi, con la restituzione di questi importi slittata al 2026. La Cgil parla apertamente di "stangata" e punta il dito contro il meccanismo dell'acconto Irpef, ritenuto un vero e proprio "pasticcio" che rischia di pesare notevolmente sulle tasche degli italiani.
La questione ruota attorno alle nuove aliquote Irpef e alle relative detrazioni. Le modifiche introdotte quest'anno, pur mirando a una semplificazione del sistema, sembrano aver generato una serie di complicazioni nella determinazione dell'acconto, con il rischio concreto di un calcolo errato e, di conseguenza, di un versamento inferiore al dovuto. Questo si tradurrà, inevitabilmente, in un conguaglio a debito nella successiva dichiarazione dei redditi.
Diversi esperti fiscali confermano la complessità della situazione e invitano i contribuenti a prestare particolare attenzione nella compilazione dei modelli dichiarativi. La Cgil ha già annunciato una serie di iniziative per fornire assistenza e consulenza ai propri iscritti, al fine di limitare i danni e evitare spiacevoli sorprese. Si raccomanda vivamente di verificare attentamente le proprie posizioni fiscali e, in caso di dubbi, di rivolgersi a un professionista.
L'allarme lanciato dai sindacati è un campanello d'allarme che non va sottovalutato. La speranza è che il governo intervenga tempestivamente per correggere eventuali anomalie e garantire una maggiore chiarezza e trasparenza nel sistema fiscale. Un intervento che, tuttavia, sembra difficile possa arrivare prima del 2026, anno in cui i contribuenti potranno eventualmente recuperare le somme versate in eccesso.
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