Acconto Irpef: la Cgil denuncia un duro colpo per lavoratori e pensionati

Stangata Irpef: da 75 a 260 euro in meno in busta paga, ma il rimborso arriva solo nel 2026!
La Cgil denuncia un vero e proprio "pasticcio" dell'acconto Irpef, che si tradurrà in un consistente aggravio per lavoratori e pensionati. Secondo i calcoli del sindacato, l'importo sottratto mensilmente dalle buste paga oscillerà tra i 75 e i 260 euro, con la restituzione prevista solamente nel 2026. Una situazione che desta preoccupazione e alimenta la rabbia di chi già fatica a far quadrare i conti a fine mese.
"Si tratta di una vera e propria stangata", tuona la Cgil, sottolineando l'impatto negativo di questa misura sulle famiglie italiane già alle prese con l'inflazione e il caro-vita. L'aumento dell'acconto Irpef, infatti, si aggiunge ad altre difficoltà economiche, creando un ulteriore peso sulle spalle dei contribuenti.
Il sindacato evidenzia la mancanza di chiarezza e di trasparenza nella gestione di questa delicata questione. L'incertezza sull'effettiva restituzione dell'importo, prevista tra diversi mesi, genera ulteriore ansia e preoccupazione. "Non è accettabile che i cittadini debbano anticipare somme così consistenti, senza garanzie concrete sulla successiva restituzione", affermano i rappresentanti della Cgil.
La Cgil chiede, quindi, un intervento immediato da parte del Governo per rivedere il meccanismo dell'acconto Irpef e per garantire una maggiore tutela dei lavoratori e dei pensionati. Si auspica una maggiore attenzione alle difficoltà economiche delle famiglie italiane, con soluzioni concrete e tempestivamente attuabili. L'organizzazione sindacale sta già valutando possibili iniziative a tutela dei propri iscritti, per affrontare questa situazione di disagio economico.
La situazione, dunque, appare critica e richiede un intervento risolutivo da parte delle istituzioni. La Cgil si impegna a monitorare attentamente l'evolversi della situazione e a difendere i diritti dei lavoratori e dei pensionati.
Per approfondimenti e aggiornamenti sulla vicenda, vi invitiamo a consultare il sito ufficiale della Cgil: https://www.cgil.it/
Ricordiamo che questa situazione potrebbe variare a seconda del reddito e della situazione personale di ogni contribuente. Si consiglia di consultare un esperto fiscale per una valutazione più accurata.
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