Silenzio in Serbia: 16 minuti per Novi Sad.

Silenzio in Serbia: 16 minuti per Novi Sad.

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Serbia in Lutto: Sedici Minuti di Silenzio e Protesta per le Vittime di Novi Sad



Novi Sad, Serbia - Il paese è paralizzato ogni giorno, alle 11:52, da sedici minuti di silenzio e protesta. Un gesto simbolico, ma potente, per onorare le sedici vittime del tragico crollo della tettoia esterna della stazione, avvenuto cinque mesi fa. Ieri, purtroppo, si è spento l'ultimo ragazzo rimasto in ospedale, dopo una lunga agonia.

La rabbia e il dolore sono palpabili. Da cinque mesi, gli studenti, diventati simbolo di questa battaglia per la giustizia, bloccano il traffico nel cuore della città. Non sono soli. Un popolo intero si è radunato attorno a loro, esasperato da quella che percepisce come una gestione negligente e una mancanza di responsabilità.

La protesta, che si ripete quotidianamente, è anche un atto di accusa diretto verso il Presidente Vucic. I manifestanti chiedono a gran voce chiarezza sull'accaduto e pene severe per i responsabili di questa immane tragedia. Sedici vite spezzate, sedici famiglie distrutte, sedici minuti di silenzio assordante che squarciano il velo dell'indifferenza.

Il dolore è collettivo, la richiesta di giustizia unanime. La Serbia si ferma. Ogni giorno. Per ricordare. Per non dimenticare. Per chiedere, con forza, un futuro più sicuro e responsabile. Il blocco stradale è diventato un punto di ritrovo, una piazza virtuale dove confluiscono storie, lacrime, ma soprattutto una determinazione incrollabile a ottenere risposte e a non permettere che simili tragedie si ripetano.

Il governo serbo, sotto pressione, ha promesso un'indagine approfondita e trasparente. Ma la fiducia è ai minimi termini. La gente vuole fatti, non parole. E continuerà a far sentire la propria voce, ogni giorno, alle 11:52, fino a quando non sarà fatta piena luce su questa terribile vicenda.`

(22-03-2025 20:27)