Israele punta ai vertici civili di Hamas a Gaza

Gaza sotto assedio: blocco degli aiuti e caccia ai responsabili di Hamas
La situazione nella Striscia di Gaza si aggrava di giorno in giorno. Dal 2 marzo, Israele ha bloccato l'ingresso di aiuti umanitari, provocando una crisi umanitaria senza precedenti. Questa decisione, presa in seguito all'offensiva militare israeliana, sta causando sofferenze indicibili alla popolazione civile, già provata da anni di conflitto.
"Le cose peggioreranno, non c'è speranza", aveva predetto un esponente di spicco dell'ufficio politico di Hamas, ucciso in un attacco mirato nelle settimane precedenti all'inizio del blocco. Questa dichiarazione, purtroppo profetica, riflette la disperazione che regna tra gli sfollati palestinesi.
Il blocco degli aiuti sta causando una grave carenza di cibo, acqua, medicinali e beni di prima necessità. Gli ospedali sono sovraffollati e mancano le risorse per curare i feriti. Le famiglie sono costrette a vivere in condizioni igieniche precarie, esposte al rischio di malattie infettive. La situazione dei bambini è particolarmente critica, con un aumento dei casi di malnutrizione e disidratazione.
Ora l'attenzione di Israele si concentra sui responsabili dell'amministrazione civile di Hamas. L'esercito israeliano sta intensificando le operazioni militari per arrestare o eliminare coloro che ritiene responsabili della gestione della Striscia durante il conflitto. Questa strategia, pur essendo mirata a colpire i vertici di Hamas, rischia di aggravare ulteriormente la situazione umanitaria, colpendo indirettamente la popolazione civile.
Le organizzazioni umanitarie internazionali lanciano appelli disperati alla comunità internazionale, sollecitando l'intervento urgente per sbloccare la situazione e garantire l'accesso agli aiuti umanitari a Gaza. La mancanza di un accesso libero e incondizionato agli aiuti, in un momento di così estrema vulnerabilità, rappresenta una violazione del diritto internazionale umanitario e rischia di provocare una vera e propria catastrofe.
È necessario un immediato cessate il fuoco e l'apertura di corridoi umanitari per consentire l'arrivo di aiuti e garantire la sicurezza della popolazione civile. Il silenzio della comunità internazionale di fronte a questa tragedia è inaccettabile. È fondamentale che i governi agiscano con decisione per porre fine a questa crisi umanitaria e per garantire il rispetto del diritto internazionale.
La comunità internazionale deve agire ora, prima che sia troppo tardi.
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