**Confine libanese-israeliano: allarme rosso, Beirut teme escalation militare.**
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Tensione alle Stelle: Escalation tra Israele e Hezbollah, vittime civili in aumento
Dopo la fine della tregua, la situazione al confine tra Israele e Libano si fa sempre più critica. Le schermaglie tra l'esercito israeliano e Hezbollah si sono intensificate nelle ultime ore, alimentando il timore di un conflitto su larga scala.
L'agenzia di stampa palestinese Wafa ha riportato la morte di 9 palestinesi in raid aerei nella Striscia di Gaza, mentre Medici Senza Frontiere (Msf) ha denunciato la perdita di 10 membri del proprio personale medico a causa dei bombardamenti in tutta la regione. "La sicurezza del personale sanitario deve essere garantita", ha dichiarato un portavoce di Msf.
La situazione è particolarmente tesa nel sud del Libano, dove i combattimenti si concentrano. Beirut ha lanciato un allarme: "Stiamo rischiando una nuova guerra", ha dichiarato un funzionario governativo, sottolineando la necessità di un intervento internazionale per scongiurare il peggio.
Fonti militari israeliane hanno confermato di aver intensificato le operazioni di terra e aeree contro le postazioni di Hezbollah, accusando il gruppo armato di aver lanciato numerosi attacchi contro il territorio israeliano. Il premier israeliano ha ribadito la determinazione del suo governo a "proteggere i cittadini israeliani" e a "neutralizzare la minaccia rappresentata da Hezbollah".
La comunità internazionale guarda con crescente preoccupazione agli sviluppi, con appelli alla moderazione e alla ripresa dei negoziati. Il segretario generale delle Nazioni Unite ha espresso "profonda inquietudine per l'aumento delle vittime civili" e ha invitato tutte le parti a "rispettare il diritto internazionale umanitario".
La situazione è in continua evoluzione e si teme che l'escalation possa portare a conseguenze devastanti per la regione.
Per aggiornamenti sulla situazione umanitaria in corso, si può consultare il sito di Medici Senza Frontiere Italia.
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