**Colle: Protezionismo ingiustificato causa danni.**

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Chiusure ai Mercati dal Sapore Autarchico: L'Allarme di Colle sui Danni da Protezionismi Immotivati
Le recenti restrizioni commerciali imposte unilateralmente da alcuni paesi europei stanno sollevando forti preoccupazioni nel settore agricolo italiano. Il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, ha espresso seria preoccupazione per le crescenti tendenze protezionistiche che, a suo dire, rischiano di compromettere la competitività delle nostre aziende e di innescare pericolose spirali di ritorsioni commerciali.
"Queste chiusure," ha dichiarato Giansanti durante un recente incontro a Roma, "rischiano di riportarci indietro a un'epoca di autarchia che credevamo superata. Non possiamo permettere che motivazioni politiche, spesso infondate, danneggino un settore così strategico per l'economia nazionale." BR Il presidente ha sottolineato come queste barriere, spesso mascherate da motivazioni sanitarie o ambientali, finiscano per penalizzare ingiustamente i produttori italiani, già alle prese con le difficoltà legate al cambiamento climatico e all'aumento dei costi di produzione.
Un esempio emblematico è rappresentato dalle tensioni recenti riguardanti l'export di alcuni prodotti ortofrutticoli verso la Francia, dove motivazioni pretestuose hanno portato a blocchi e contestazioni. "Serve un'azione decisa a livello europeo," ha aggiunto Giansanti, "per garantire il rispetto delle regole del mercato unico e per contrastare ogni forma di protezionismo strisciante."BR
Anche Coldiretti ha espresso forte preoccupazione, sottolineando come queste misure restrittive, se non affrontate con fermezza, potrebbero avere un impatto devastante sull'export agroalimentare italiano, che rappresenta una delle principali voci del nostro Made in Italy. BR Secondo il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, è necessario un intervento immediato del Governo per tutelare gli interessi dei produttori italiani e per garantire la libera circolazione delle merci all'interno dell'Unione Europea.
Le prossime settimane saranno cruciali per capire se prevarrà la logica del dialogo e della cooperazione o se si assisterà a un'escalation di misure protezionistiche che, come sottolineato da più parti, finirebbero per danneggiare tutti gli attori coinvolti.
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