Salvini smentisce tensioni con Meloni sulla politica estera americana.

Salvini: "Nessuna guerra con Meloni, i retroscena sui rapporti con gli USA sono solo "Scherzi a Parte""
Il vicepremier e segretario della Lega, Matteo Salvini, è intervenuto oggi alla scuola di formazione del partito, smentendo categoricamente le voci di una presunta divergenza con la premier Giorgia Meloni in merito ai rapporti con gli Stati Uniti.Con un tono deciso e ironico, Salvini ha liquidato le recenti indiscrezioni apparse su alcuni giornali come "semplici scherzi a parte", paragonandole al famoso programma televisivo. "Leggo di tensioni, di divergenze, di scontri… tutto assolutamente falso", ha affermato il leader leghista, rivolgendosi ai partecipanti alla scuola di formazione. "La collaborazione con Giorgia Meloni è piena, leale e continua. Su questioni di politica estera, come su tutte le altre, lavoriamo insieme per il bene dell'Italia".
Salvini ha poi sottolineato l'importanza del dialogo e della collaborazione tra i partiti della maggioranza, ribadendo la necessità di un'azione unita a livello governativo. "In questo momento storico, l'Italia ha bisogno di stabilità e di unità di intenti", ha spiegato. "E questo è ciò che ci stiamo impegnando a garantire, io e la presidente Meloni, insieme a tutto il governo".
L'intervento del vicepremier arriva in un momento di particolare attenzione sui rapporti tra Italia e Stati Uniti, con diversi temi caldi sul tavolo, tra cui le sanzioni alla Russia e gli aiuti militari all'Ucraina. Le voci di contrasto tra Salvini e Meloni su queste questioni, alimentate da alcuni articoli di stampa, avevano destato preoccupazione in alcuni ambienti politici. Le parole chiare e ferme di Salvini, però, sembrano aver ridimensionato le tensioni, almeno per il momento.
L'incontro alla scuola di formazione della Lega è stato anche l'occasione per ribadire gli obiettivi del partito per il futuro, con un focus particolare sulle politiche economiche e sociali. Salvini ha ribadito l'impegno della Lega per la difesa delle imprese italiane, per la tutela del lavoro e per il miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini.
L'intervento del leader leghista rappresenta quindi un chiaro segnale di unità e di coesione all'interno del governo, almeno per quanto riguarda il rapporto con gli Stati Uniti. Resta da vedere come si svilupperanno i rapporti tra Italia e USA nei prossimi mesi, e se le voci di contrasto interno alla maggioranza resteranno solo "scherzi a parte".
La prossima sfida per il governo Meloni sarà quella di dimostrare concretamente la solidità della sua azione e la capacità di affrontare le grandi sfide internazionali con unità e determinazione.
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