**Uova, rincari record negli Stati Uniti: l'Italia nel mirino della domanda.**

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Uova, l'America guarda all'Italia: il Dipartimento dell'Agricoltura studia alternative alla crisi aviaria

Il caro uova negli Stati Uniti, esacerbato dalla virulenta epidemia di influenza aviaria che ha decimato i pollai americani, sta spingendo il Dipartimento dell'Agricoltura (USDA) a considerare soluzioni innovative e, soprattutto, internazionali. Con i prezzi delle uova alle stelle e una preoccupante carenza di approvvigionamento, l'USDA ha avviato un'analisi comparativa dei metodi di produzione ovicola in diversi paesi, tra cui, inaspettatamente, l'Italia.

Sebbene l'Italia non sia tradizionalmente considerata un esportatore massiccio di uova verso gli USA, il modello agricolo italiano, con le sue diversificate dimensioni aziendali e le tecniche di allevamento spesso più orientate al benessere animale rispetto ai modelli intensivi americani, potrebbe offrire spunti interessanti. L'USDA, secondo fonti interne, sta valutando la resilienza delle filiere ovicole italiane di fronte a focolai di aviaria, nonché le pratiche di biosicurezza adottate dagli allevatori.

L'interesse verso l'Italia, infatti, non riguarda solo la produzione industriale, ma anche le realtà agricole più piccole, che spesso adottano metodi di allevamento all'aperto o a terra, percepiti come potenzialmente meno vulnerabili alla diffusione del virus. Al momento, non sono previste importazioni massicce di uova italiane, ma l'analisi in corso potrebbe portare a nuove strategie per affrontare future emergenze sanitarie nel settore avicolo americano. Resta da vedere se, e in che modo, le pratiche italiane potranno essere adattate al contesto americano, caratterizzato da dinamiche di mercato e normative diverse.

Per maggiori informazioni sulle misure di biosicurezza per l'allevamento avicolo, è possibile consultare le linee guida del Ministero della Salute: Ministero della Salute.

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(21-03-2025 14:34)