Raid israeliani nel Sud Libano dopo attacco missilistico

Premier libanese teme nuova guerra, Unifil in allerta dopo raid israeliani
Il Primo Ministro libanese Najib Mikati ha espresso profonda preoccupazione per la possibilità di una nuova guerra con Israele, dopo una serie di raid aerei delle Forze di Difesa Israeliane (IDF) nel sud del Libano, avvenuti in risposta al lancio di razzi dalla zona. L'incidente ha innescato una crescente tensione nella regione, con la Forza Interinale delle Nazioni Unite in Libano (UNIFIL) che ha dichiarato di essere "allarmata da una possibile escalation"."La situazione è estremamente delicata e richiede la massima prudenza da tutte le parti coinvolte," ha dichiarato Mikati in una dichiarazione ufficiale rilasciata ieri sera. Il Premier ha sottolineato la necessità di evitare qualsiasi azione che possa compromettere la fragile stabilità della regione, già alle prese con una profonda crisi economica e politica. Ha inoltre lanciato un appello alla comunità internazionale affinché eserciti la sua influenza per scongiurare un'escalation del conflitto.
La UNIFIL, che svolge un ruolo cruciale nel mantenimento della pace nella zona di confine tra Libano e Israele, ha confermato l'accaduto e ha espresso profonda preoccupazione per l'aumento delle tensioni. In una nota diffusa alla stampa, l'organizzazione ha dichiarato di essere in contatto costante con le parti coinvolte per cercare di ridurre la tensione e prevenire ulteriori violenze. "Chiediamo a tutte le parti di esercitare la massima moderazione e di evitare azioni che potrebbero aggravare la situazione," si legge nel comunicato.
Secondo fonti militari israeliane, i raid aerei hanno preso di mira posizioni di gruppi armati palestinesi responsabili del lancio dei razzi. Tuttavia, non ci sono ancora conferme ufficiali sul numero di vittime o danni causati dagli attacchi. L'incidente è avvenuto in un momento di particolare fragilità per il Libano, già alle prese con una grave crisi economica e sociale che ha portato a proteste di massa e ad un'instabilità politica senza precedenti. Una nuova guerra rappresenterebbe un ulteriore colpo devastante per il Paese.
La comunità internazionale osserva con apprensione l'evolversi della situazione, consapevole del rischio di un conflitto su vasta scala. Si attende un intervento diplomatico urgente per evitare una spirale di violenza che potrebbe avere conseguenze devastanti per l'intera regione. Gli occhi del mondo sono puntati sul Libano, sperando in una de-escalation e nella ripresa del dialogo tra le parti coinvolte. La situazione richiede un'azione immediata e coordinata da parte della comunità internazionale per evitare un nuovo conflitto.
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