Italiano corretto nelle comunicazioni scolastiche: la presa di posizione di Valditara

Italiano corretto nelle comunicazioni scolastiche: la presa di posizione di Valditara

Circolare ministeriale scatena polemiche: la battaglia degli asterischi e dello schwa

Una circolare del Ministero dell'Istruzione e del Merito, che richiama le scuole all'utilizzo di una comunicazione istituzionale chiara e uniforme, evitando segni grafici "non conformi", ha acceso un acceso dibattito politico. La nota, che invita a privilegiare un linguaggio preciso ed evitare ambiguità, è stata interpretata in modo differente dalle forze politiche.

Fratelli d'Italia, attraverso dichiarazioni rilasciate alla stampa, ha definito l'utilizzo di segni come asterischi e lo schwa come semplici "scarabocchi", sottolineando la necessità di un linguaggio istituzionale impeccabile e rispettoso della lingua italiana. Il partito ha ribadito l'importanza di una comunicazione chiara e priva di elementi che potrebbero creare confusione.

Diversa la posizione del Partito Democratico. Pur riconoscendo l'importanza di una comunicazione istituzionale coerente, il PD ha criticato l'iniziativa del Ministro Valditara, ritenendola eccessivamente rigida e poco attenta alla complessità del linguaggio e alle sue diverse sfumature. Secondo i esponenti dem, la circolare rischia di limitare la creatività e la possibilità di esprimere concetti in modo più inclusivo e rappresentativo della realtà sociale.

Il Ministro Valditara, nel corso di un'intervista rilasciata a RaiNews, ha ribadito la necessità di "rispetto per l'italiano" nelle comunicazioni istituzionali. Ha spiegato che la circolare mira a garantire chiarezza e uniformità nella comunicazione tra scuola e famiglie, evitando fraintendimenti e promuovendo una corretta conoscenza della lingua. La scelta di richiamare l'attenzione su questi aspetti, ha aggiunto, nasce dalla volontà di promuovere un uso consapevole e corretto della lingua italiana nelle istituzioni scolastiche.

La vicenda ha sollevato un ampio dibattito sui social media, con numerosi utenti che esprimono pareri discordanti sulla questione. Alcuni condividono la posizione del Ministero, sottolineando l'importanza di una comunicazione istituzionale chiara e precisa; altri, invece, criticano la rigidità della circolare, ritenendola un'eccessiva restrizione della libertà espressiva.

La questione, dunque, resta aperta e destinata a generare ulteriori discussioni nelle prossime settimane. Resta da vedere se il Ministero apporterà modifiche alla circolare o manterrà la sua posizione iniziale.

(21-03-2025 15:48)