Carlo Levi e il PCI nel mirino della CIA: complotto anti-USA dietro l'omicidio Kennedy?

Carlo Levi e il PCI nel mirino della CIA: complotto anti-USA dietro l

**Carlo Levi e l'ombra del complotto JFK: rivelazioni inedite dai documenti desecretati**

BRUn'ondata di documenti desecretati relativi all'assassinio di John F. Kennedy continua a svelare retroscena inaspettati. Tra le scartoffie, emergono sospetti della CIA riguardo un presunto coinvolgimento dello scrittore Carlo Levi, autore del celebre "Cristo si è fermato a Eboli", in operazioni volte a depistare le indagini e a scongiurare che Mosca venisse indicata come mandante dell'attentato.BRSecondo le informazioni contenute nei file, Levi, figura di spicco dell'intellettualità italiana e vicino al Partito Comunista Italiano (PCI), sarebbe stato monitorato dai servizi segreti americani, che temevano un'azione coordinata con il partito per influenzare l'opinione pubblica e minimizzare il ruolo dell'Unione Sovietica nell'omicidio del presidente americano.BRLe carte desecretate descrivono un clima di forte paranoia all'interno della CIA, con accuse di "tramare contro di noi" rivolte a Levi e al PCI. Si ipotizza che l'obiettivo fosse quello di creare una narrativa alternativa, che scagionasse l'URSS da ogni responsabilità, preservando così gli equilibri geopolitici dell'epoca.BRResta da chiarire l'esatta natura del coinvolgimento di Levi. Al momento, si tratta di indizi e speculazioni, che dovranno essere corroborati da ulteriori verifiche e dall'analisi approfondita di altri documenti. La vicenda, comunque, getta una nuova luce sulla complessità del caso JFK e sulle tensioni politiche che caratterizzarono la Guerra Fredda.BRApprofondimenti sul caso sono disponibili sui siti specializzati in storia contemporanea.BRSi ricorda che le informazioni riportate si basano sui documenti desecretati e sono quindi soggette a interpretazioni e verifiche future.

(22-03-2025 01:01)