Un altro leader miliziano libico a Roma

Un altro leader miliziano libico a Roma

Dissidente libico a Roma con visto Schengen: la visita al ministro Jumaa desta preoccupazioni

Roma, - La visita a Roma di Abdul Ghani al Kikli, cittadino libico e figura di spicco nell'ambito delle milizie del paese nordafricano, sta suscitando non poche perplessità. Secondo quanto riferito da una fonte della Farnesina, al Kikli si è recato nella capitale italiana per far visita al ministro Adel Jumaa, ricoverato in un ospedale romano. La circostanza più rilevante, però, è che al Kikli è entrato in Italia regolarmente, munito di un visto Schengen.

La presenza di un esponente di una milizia libica a Roma, seppur per una visita privata, solleva interrogativi sulle procedure di rilascio dei visti e sulle eventuali implicazioni in termini di sicurezza nazionale. L'identità di al Kikli come dissidente libico, nonché la sua appartenenza a un gruppo armato, richiede un'attenta valutazione delle circostanze della sua visita. La Farnesina, interpellata sulla questione, si è finora limitata a confermare la presenza del cittadino libico in Italia, senza rilasciare ulteriori dichiarazioni.

La notizia arriva in un momento di crescente tensione nel contesto libico, caratterizzato da una complessa situazione politica e da una frammentazione del potere tra diverse fazioni armate. L'arrivo di al Kikli, quindi, potrebbe aprire un nuovo capitolo di tensioni diplomatiche, anche considerando il delicato ruolo del ministro Jumaa all'interno del governo libico. È necessario, dunque, comprendere appieno il motivo della visita di al Kikli e le modalità con cui è stato rilasciato il visto Schengen.

L'opposizione, intanto, preme per una maggiore trasparenza da parte del governo italiano sulla vicenda. Alcuni esponenti hanno chiesto chiarimenti in merito alle procedure di rilascio dei visti e alle verifiche condotte sulle persone che entrano nel territorio nazionale. Si attende, pertanto, un'informativa più dettagliata da parte delle autorità competenti per fare piena luce sulla situazione.

La vicenda richiede un'indagine approfondita per accertare se tutte le procedure siano state rispettate e per valutare le eventuali ripercussioni sulla sicurezza nazionale e sulle relazioni diplomatiche tra Italia e Libia. La presenza di al Kikli a Roma, in ogni caso, pone l'accento sulla complessità della situazione politica in Libia e sulle sfide che l'Italia deve affrontare nella gestione dei flussi migratori e delle relazioni internazionali in un contesto geopolitico così delicato. La situazione sarà monitorata con attenzione nei prossimi giorni.

(21-03-2025 19:44)