Ue: via libera al riarmo senza Orbán, ma nodo finanziamenti

Ue: via libera al riarmo senza Orbán, ma nodo finanziamenti

Ucraina al centro del vertice europeo: Difesa, Competitività e il Peso del Debito

L'Unione Europea ha concluso un vertice a Bruxelles dedicato in larga parte alla situazione ucraina, focalizzandosi su tre punti chiave: la difesa comune, la competitività economica e il finanziamento degli sforzi bellici.

La spinta verso un rafforzamento della difesa europea è stata netta. Si è discusso a lungo sulla necessità di aumentare la produzione di armi e munizioni, accelerando i processi di approvvigionamento per Kiev. L'obiettivo è quello di garantire una maggiore indipendenza strategica dell'UE dal punto di vista militare, riducendo la dipendenza dagli Stati Uniti e garantendo un supporto continuativo all'Ucraina. Parallelamente, si è ribadita l'importanza di investimenti in energie rinnovabili e nella tecnologia nucleare, al fine di garantire una maggiore autonomia energetica e ridurre la dipendenza dai combustibili fossili russi.

Sul fronte della competitività, il vertice ha affrontato il tema della necessità di mantenere un'economia forte e resiliente di fronte alle sfide imposte dalla guerra. Si è deciso di congelare i dazi doganali sugli Stati Uniti, una misura temporanea volta a preservare la stabilità dei mercati e a facilitare gli scambi commerciali.

Un nodo cruciale resta però il finanziamento del riarmo e del sostegno all'Ucraina. A giugno è prevista una discussione approfondita sul debito accumulato per finanziare gli aiuti militari. Le divergenze tra gli Stati membri riguardo alle modalità di condivisione dei costi rimangono significative. Nonostante il raggiungimento di un'intesa sul sostegno militare a Kiev, non si è ancora trovato un accordo su come finanziare gli sforzi a lungo termine.

L'assenza di Orbán non ha impedito all'Europa di trovare un'intesa, un segnale importante della crescente unità in materia di politica di sicurezza. La posizione comune sul sostegno all'Ucraina ha prevalso sulle divergenze nazionali.

Infine, riguardo alla situazione a Gaza, l'Unione Europea ha espresso "profonda preoccupazione" per la rottura del cessate il fuoco e ha definito "deplorevole" la violenza. La situazione palestinese è stata affrontata separatamente, ma l'urgenza della crisi ucraina ha inevitabilmente dominato i lavori del vertice.

(21-03-2025 04:00)