Ventotene, il Senato si infiamma: il Manifesto divide, Metsola lo blinda.

Ventotene, Manifesto di Ventotene: Bufera al Senato, la Destra Insorge
Roma, [Data odierna] – Il Manifesto di Ventotene è diventato l'epicentro di un acceso scontro politico al Senato, innescando una serie di reazioni contrastanti all'interno della maggioranza e nell'opposizione. La discussione, scaturita da un intervento giudicato "vergognoso" da alcuni esponenti del centro-sinistra, ha visto il premier Meloni al centro del fuoco incrociato.
BRLa miccia è stata accesa da un passaggio che ha sollevato aspre critiche da parte del leader del Partito Democratico del Lazio, che ha annunciato una visita a Ventotene per sabato, sottolineando l'importanza di difendere i valori fondanti dell'Unione Europea.
BRLe reazioni nel centro-destra sono state tutt'altro che univoche. Se Antonio Tajani ha subito preso le distanze da qualsiasi deriva anti-UE, dichiarando: "Se questo governo fosse anti-Ue, non ne farei parte", Matteo Salvini ha espresso perplessità riguardo all'attuale direzione dell'Europa, affermando: "I padri fondatori non pensavano ad un'Europa che si riarma".
BRAncor più critico Claudio Borghi, esponente della Lega, che ha definito il testo in discussione "orribilmente antidemocratico", evidenziando una profonda spaccatura all'interno della stessa coalizione di governo.
BRDal fronte europeo, la Presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola ha difeso il Manifesto di Ventotene, definendolo: "Un pezzo di storia". Un intervento che non ha placato le polemiche, ma che anzi ha contribuito ad alimentare un dibattito destinato a infiammare ulteriormente il clima politico nei prossimi giorni.
BRResta da vedere come si evolverà la situazione e se questo nuovo scontro politico porterà a conseguenze sulla stabilità del governo. Di certo, il Manifesto di Ventotene continua a essere un tema divisivo, capace di riaccendere vecchie tensioni e di mettere in discussione l'attuale direzione dell'Unione Europea.
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