Scontro Meloni-Von der Leyen su spese militari e dazi

Scontro Meloni-Von der Leyen su spese militari e dazi

Meloni contro Von der Leyen: scontro sul Libro Bianco e sulle tariffe UE

Giorgia Meloni alza la voce contro la Commissione Europea. La Presidente del Consiglio ha chiesto una revisione del Libro Bianco sulla Difesa europea, esprimendo forti perplessità sulle proposte in esso contenute. In una dichiarazione rilasciata a seguito di un incontro con Ursula von der Leyen, Meloni ha sottolineato la necessità di un approccio più attento e meno incline all'automatismo nelle decisioni riguardanti le politiche di difesa comuni.

"Sarebbe un errore una risposta automatica dell'UE alle sfide di sicurezza", ha affermato la premier, evidenziando la necessità di un'analisi caso per caso e rigettando l'idea di un approccio standardizzato che, secondo lei, potrebbe compromettere la sovranità nazionale.

La posizione di Meloni si è rivelata particolarmente critica riguardo al finanziamento delle spese militari. La Presidente del Consiglio ha categoricamente respinto l'ipotesi di ricorrere all'indebitamento comune per l'acquisto di armamenti. "No al debito per le armi", ha dichiarato con fermezza, ribadendo la necessità di una gestione responsabile delle risorse pubbliche e di una maggiore attenzione alla sostenibilità finanziaria delle politiche di difesa.

Il dissidio tra Roma e Bruxelles non si limita al Libro Bianco. Meloni ha espresso anche forti riserve sulle tariffe commerciali proposte dall'Unione Europea, considerandole potenzialmente dannose per l'economia italiana. Anche in questo caso, la premier ha ribadito la necessità di un approccio più flessibile e meno rigido, che tenga conto delle specifiche esigenze dei diversi Stati membri.

La posizione decisa di Meloni rappresenta un duro colpo per Ursula von der Leyen, che dovrà ora riconsiderare le sue proposte alla luce delle critiche mosse dal governo italiano. Lo scontro tra Roma e Bruxelles evidenzia le crescenti tensioni all'interno dell'Unione Europea riguardo alle politiche di difesa e alle strategie economiche. La sfida ora è quella di trovare un punto di incontro che consenta di preservare sia l'unità europea sia le legittime esigenze dei singoli Stati membri. La situazione resta quindi in bilico e le prossime settimane saranno cruciali per capire come si evolverà la questione.

(21-03-2025 01:00)