Difesa europea: vertice Ue diviso, solo la Germania convince

Ue divisa sul bilancio: ok alle proposte di von der Leyen, ma stallo sul debito
Il Consiglio europeo si è concluso con un risultato a metà. Le proposte della Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, per il bilancio pluriennale dell'Unione europea hanno ottenuto l'approvazione, ma rimangono forti divisioni sulla delicata questione del debito e, di conseguenza, sulla spesa militare. Gli 800 miliardi di euro previsti per la Difesa europea restano, per ora, sulla carta.
La mancanza di un accordo sugli eurobond, strumento fondamentale per finanziare il massiccio investimento nel settore della difesa, ha bloccato l'avanzamento del piano. Sebbene le linee generali del bilancio siano state approvate, la mancanza di un meccanismo condiviso per la condivisione del rischio ha portato ad un sostanziale immobilismo. Il nodo cruciale si concentra sulla volontà di alcuni Stati membri di contribuire in maniera proporzionale alla spesa, mentre altri richiedono soluzioni più flessibili e meno gravose.
Solo la Germania sembra pienamente convinta dal pacchetto proposto. Il Governo tedesco ha espresso soddisfazione per l'accordo raggiunto, sottolineando l'importanza di una maggiore integrazione europea in ambito di difesa e sicurezza. Altre nazioni, invece, si mostrano più scettiche e richiedono maggiori garanzie e un controllo più stringente sulla gestione dei fondi.
Il Presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha espresso la necessità di trovare una soluzione condivisa nel più breve tempo possibile. La proposta di von der Leyen rappresenta un passo significativo per rafforzare la capacità difensiva dell'Unione Europea, ma il suo successo dipende dalla capacità dei leader europei di superare le divergenze sul tema del debito. La pressione per un accordo definitivo è alta, considerata l'importanza strategica di questo investimento per la sicurezza dell'intera Unione.
Le negoziazioni proseguiranno nelle prossime settimane. L'auspicio è che si riesca a trovare un compromesso che consenta di sbloccare la situazione e di dare finalmente il via alla realizzazione del piano di spesa militare, fondamentale per garantire la sicurezza e la difesa collettiva dei paesi membri dell'UE.
La situazione è complessa e l'esito finale rimane incerto. La capacità di trovare un accordo dipende dalla volontà dei diversi Stati membri di superare le differenze e di privilegiare l'interesse comune alla sicurezza dell'intera Unione Europea.
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