Ventotene: Spinelli e la via dell'unità europea contro i totalitarismi.

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Il Manifesto di Ventotene: un'eredità di libertà e unità per l'Europa di oggi
"Il Manifesto scritto nel '41 era la risposta alla guerra, al nazionalismo. Solo un'Europa libera e unita poteva sconfiggere i totalitarismi." Parole di Pier Virgilio Dastoli, presidente del Movimento europeo Italia - Manifesto Ventotene, che ci guida attraverso la genesi e l'attualità di un documento fondamentale per la storia europea.
In occasione delle celebrazioni di quest'anno, abbiamo incontrato il professor Dastoli per approfondire il significato profondo del Manifesto di Ventotene, scritto da Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi in pieno conflitto mondiale. Un documento che, secondo Dastoli, non è solo un pezzo di storia, ma una bussola per orientarsi nelle sfide contemporanee.
"Il nazionalismo, la chiusura, la guerra: erano questi i mali che Spinelli individuava come cause delle tragedie del XX secolo", spiega Dastoli.
"E la risposta non poteva che essere un'Europa federale, capace di superare gli egoismi nazionali e di costruire un futuro di pace e prosperità per tutti."
Il Manifesto, prosegue il presidente del Movimento europeo Italia, non è un'utopia, ma un progetto concreto, un invito all'azione.
"Spinelli credeva fermamente che la politica dovesse essere al servizio dell'uomo, che l'Europa dovesse essere uno strumento per garantire la libertà, la giustizia e la dignità di ogni cittadino."
Oggi, di fronte alle nuove sfide globali, dalla crisi climatica alle tensioni geopolitiche, l'eredità del Manifesto di Ventotene si rivela più attuale che mai.
"Solo un'Europa unita, forte e solidale può affrontare queste sfide e costruire un futuro migliore per le prossime generazioni", conclude Dastoli.
Per approfondire la figura di Altiero Spinelli, si può consultare il sito della Fondazione Altiero Spinelli.
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