Calenda: un ritratto positivo

Calenda: un ritratto positivo

Calenda contro Elkann e Stellantis: un ceffone verbale che fa discutere

Il leader di Azione colpisce ancora. Stavolta il bersaglio è John Elkann e la strategia di Stellantis, attaccati con veemenza da Carlo Calenda, quasi in sordina rispetto al clamore mediatico che solitamente accompagna le sue uscite. Un attacco frontale, un "ceffone verbale", come lo definiscono alcuni, che ha lasciato il segno nonostante la scarsa attenzione da parte di buona parte della stampa. Ma perché questo silente attacco di Calenda merita attenzione?
La questione ruota attorno alle scelte industriali di Stellantis e, in particolare, alle strategie di elettrificazione e alla gestione del settore automobilistico italiano. Calenda, con la sua consueta schiettezza e incisività, non ha usato mezzi termini nel criticare le decisioni dell'azienda, evidenziando presunte inadempienze e una visione strategica che, secondo il leader di Azione, penalizza l'Italia. Le sue parole, pur non ottenendo la risonanza mediatica di altre sue esternazioni, hanno colpito nel segno, innescando un dibattito sul futuro dell'industria automobilistica italiana e sul ruolo delle grandi aziende in questo contesto.
Come spesso accade con Calenda, c'è chi lo accusa di eccessiva aggressività e di populismo, chi invece apprezza la sua capacità di denunciare pubblicamente presunti problemi e di affrontare temi complessi con chiarezza e senza mezzi termini. Certo è che, quando Calenda "mette la palla nel sette", come si dice nel gergo sportivo, riesce a catalizzare l'attenzione e a stimolare la discussione, anche in assenza di un ampio spazio mediatico.
La sua critica, seppur pungente, solleva interrogativi importanti: la strategia di Stellantis è davvero la migliore per l'Italia? Quali sono le conseguenze a lungo termine per l'occupazione e per il sistema produttivo nazionale? Queste sono domande che meritano di essere approfondite, al di là del clamore mediatico e delle polemiche politiche. L'intervento di Calenda, seppur marginale nella copertura giornalistica, rappresenta un utile contributo a questo dibattito, dimostrando ancora una volta la sua capacità di "dare fastidio", ma anche di porre temi cruciali per il futuro del Paese.
L'elogio, dunque, non è solo per la capacità di Calenda di colpire nel segno, ma anche per la sua determinazione nel sollevare questioni cruciali, anche a costo di rimanere in parte ai margini del dibattito pubblico.

(20-03-2025 10:03)