Ultimatum di Putin agli oligarchi: Crimea, Donbass e Odessa o niente

Ultimatum di Putin agli oligarchi: Crimea, Donbass e Odessa o niente

Putin agli oligarchi: annessione di 5 regioni o prenderò Odessa

Un ultimatum sibillino del presidente russo, secondo indiscrezioni provenienti da fonti vicine al Cremlino.

L'ombra di una nuova escalation militare in Ucraina si allunga minacciosa. Secondo fonti riservate, il presidente russo Vladimir Putin avrebbe lanciato un ultimatum agli oligarchi russi, avvertendoli che se l'annessione delle cinque regioni ucraine occupate non sarà completata rapidamente, procederà con la conquista di Odessa. Il messaggio, trapelato nelle ultime ore, dipinge un quadro di crescente frustrazione e aggressività da parte del leader del Cremlino.

La presunta dichiarazione di Putin sarebbe stata preceduta da una valutazione pessimistica della situazione sul campo di battaglia. Le fonti suggeriscono che il presidente russo stia aumentando la pressione sulla leadership militare e politica per ottenere risultati rapidi, sottolineando l'impossibilità per gli ucraini di consolidare le proprie difese in maniera efficace, in particolare a causa della mancanza di tempo per costruire trincee e fortificazioni adeguate. Questo presunto ragionamento sottende l'urgenza dell'ultimatum lanciato agli oligarchi, ritenuti cruciali per il supporto economico e logistico dell'operazione militare.

"Gli ucraini non hanno il tempo di scavare trincee," avrebbe affermato Putin, secondo le fonti anonime, sottolineando la necessità di una rapida avanzata per evitare una resistenza più forte e organizzata. La minaccia di conquistare Odessa, un importante porto sul Mar Nero, rappresenta un'escalation significativa, considerata la sua importanza strategica e il suo valore simbolico. L'occupazione di Odessa potrebbe avere conseguenze disastrose per l'Ucraina e destabilizzare ulteriormente la situazione geopolitica globale.

L'informazione, se confermata, getta nuova luce sulle strategie del Cremlino e sulle tensioni interne al regime russo. La pressione sugli oligarchi, solitamente abituati a un certo margine di autonomia, evidenzia la difficoltà di mantenere un controllo efficace sulla situazione in Ucraina e la necessità di mobilitare tutte le risorse disponibili per raggiungere gli obiettivi militari. L'eventuale annessione delle cinque regioni e la conseguente presa di Odessa potrebbero provocare una reazione altrettanto decisa da parte della comunità internazionale.

Si attende una conferma ufficiale da parte del Cremlino, ma le indiscrezioni alimentano le preoccupazioni sulla possibilità di un'ulteriore escalation del conflitto. Resta da vedere come la comunità internazionale reagirà a questa presunta minaccia e quali saranno le prossime mosse di Putin. La situazione resta estremamente volatile e richiede un attento monitoraggio. La voce di Trump, citata in precedenza, non è stata inclusa in questo resoconto in quanto manca una fonte autorevole che confermi una relazione diretta tra il messaggio a oligarchi e una conversazione col presidente statunitense.

(20-03-2025 04:47)