Ecco un titolo riformulato: **Trump apre a Kiev: missili europei in cambio del controllo USA sull'energia.**
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La Fragile Tregua Vacilla: Ospedali sotto Attacco a Sumy, Spiragli di Dialogo a Gedda
La tregua, annunciata con cautela nelle scorse ore, ha subito una brusca frenata. Dalle prime ore di questa mattina, la città di Sumy è stata teatro di intensi bombardamenti, con fonti locali che denunciano attacchi diretti a strutture ospedaliere. Le informazioni, ancora frammentarie, parlano di danni ingenti e, purtroppo, di vittime civili. La comunità internazionale esprime forte preoccupazione per questa escalation di violenza che mina qualsiasi tentativo di risoluzione pacifica del conflitto.
Parallelamente, si registra un parziale barlume di speranza con lo scambio di 350 prigionieri tra le fazioni in conflitto. Un passo importante, seppur limitato, che potrebbe favorire l'apertura di nuovi canali di comunicazione.
Sul fronte diplomatico, l'inviato speciale americano, Richard Witkoff, ha annunciato che Domenica prossima si terranno a Gedda, in Arabia Saudita, nuovi negoziati con rappresentanti russi. L'obiettivo principale sarà quello di stabilire un cessate il fuoco duraturo e creare le condizioni per un dialogo costruttivo. Il coinvolgimento attivo di Paesi terzi, come l'Arabia Saudita, è visto come un segnale positivo per il raggiungimento di una soluzione negoziale.
Inoltre, si apprende di un'offerta da parte di Donald Trump a Volodymyr Zelensky. Secondo fonti vicine all'ex presidente americano, Trump avrebbe proposto un accordo che prevede la fornitura di missili all'Ucraina da parte di Paesi europei, in cambio di un controllo statunitense sulle centrali nucleari ucraine. Una proposta controversa che solleva interrogativi sulla sovranità nazionale e sul ruolo degli Stati Uniti nel conflitto. Al momento non si hanno conferme ufficiali da parte dei diretti interessati.
La situazione resta fluida e in continua evoluzione. Seguiremo da vicino gli sviluppi e vi terremo aggiornati.
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