Cremlino: Kiev non sembra intenzionata a un'intesa.

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Agenda Fitta a Jeddah, Mosca Indica "Riluttanza" di Kiev
Jeddah, Arabia Saudita – I negoziati in corso a Jeddah, mirati a trovare una soluzione pacifica al conflitto in Ucraina, si stanno rivelando complessi, con un'agenda "piuttosto fitta" secondo fonti vicine al Cremlino. La Russia, pur partecipando ai colloqui che vedono la presenza di rappresentanti di oltre 40 paesi, ha espresso un cauto ottimismo, sottolineando però una percepita "ovvia riluttanza" da parte di Kiev a raggiungere un accordo.
Le discussioni, a porte chiuse, si concentrano su diversi punti chiave, tra cui la sicurezza alimentare globale, la protezione delle infrastrutture critiche e lo scambio di prigionieri. Un diplomatico russo, parlando anonimamente, ha affermato che "Mentre apprezziamo gli sforzi dell'Arabia Saudita per mediare, notiamo con preoccupazione una certa rigidità nelle posizioni ucraine, che rende difficile identificare un terreno comune."
Nonostante le difficoltà, il Ministro degli Esteri saudita, Faisal bin Farhan Al Saud, ha ribadito l'impegno del regno a "facilitare un dialogo costruttivo" tra le parti. Altri partecipanti, tra cui rappresentanti dell'Unione Europea e degli Stati Uniti, hanno sottolineato l'importanza di un cessate il fuoco immediato e del rispetto del diritto internazionale.
La posizione di Mosca, come espressa attraverso canali diplomatici, è che qualsiasi accordo deve tenere conto delle "realtà sul campo", un riferimento implicito al controllo russo di alcune regioni ucraine. Kiev, da parte sua, continua a insistere sul ripristino dell'integrità territoriale come precondizione per qualsiasi negoziato.
L'esito dei negoziati di Jeddah rimane incerto, ma la partecipazione di un così ampio ventaglio di paesi suggerisce un rinnovato sforzo internazionale per porre fine al conflitto. Ulteriori sviluppi sono attesi nei prossimi giorni.
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