Tempo rubato: la detenzione di Alessia Piperno

Tempo rubato: il TEDx Potenza dietro le sbarre
Un evento inedito, carico di significato: per la prima volta un TEDx si è svolto all'interno di un istituto penitenziario, quello di Potenza. Il tema, scelto con cura, è stato il tempo, una dimensione esperita in modo radicalmente diverso all'interno delle mura carcerarie. Un tema che ha offerto spunti di riflessione profondi, attraverso le parole di esperti e, soprattutto, attraverso le toccanti testimonianze di chi il tempo lo vive, ogni giorno, con la consapevolezza della sua limitazione e della sua pesantezza.
Tra i relatori, si sono distinte le voci di due detenuti che hanno condiviso la loro esperienza, dipingendo un quadro vivido di come il tempo si dilata, si contrae, si snoda in modo non lineare all'interno delle mura di un carcere. Alessia Piperno, una delle detenute intervenute, ha raccontato con crudo realismo la sua percezione del tempo, segnata da momenti di estrema difficoltà: "Giorni senza cibo e attesa per andare al bagno", ha confidato, evidenziando la brutalità della privazione e l'angoscia dell'attesa, che trasformano la semplice scansione delle ore in una prova estenuante.
La scelta del tema "Tempo" non è casuale. In un contesto come quello carcerario, il tempo diventa una variabile cruciale, un fattore che modella la psiche, che incide sulla speranza e sulla capacità di progettare il futuro. Ascoltare le testimonianze di chi vive questa realtà, è stato un momento di grande impatto emotivo per i partecipanti, offrendo una prospettiva privilegiata su un aspetto spesso ignorato del sistema penitenziario.
L'evento, organizzato con sensibilità e impegno, ha rappresentato un'occasione preziosa per riflettere sul significato del tempo, sulla sua relatività e sulla sua importanza nella vita di ogni individuo, soprattutto in contesti di profonda privazione come quello carcerario. L'iniziativa del TEDx Potenza si inserisce in un più ampio dibattito sulla riabilitazione e sul reinserimento sociale, dimostrando che anche attraverso iniziative culturali e di riflessione, si può contribuire a costruire un futuro migliore per chi si trova a vivere la realtà carceraria.
Speriamo che questo evento possa essere solo il primo di una lunga serie di iniziative simili, che possano portare la luce della consapevolezza e del dialogo anche all'interno delle mura di un carcere, illuminando un aspetto spesso oscuro e misconosciuto della nostra società.
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