Negazione di omicidio Saman: madre e padre si dichiarano innocenti

Ergastolo per la madre di Saman: "Non l'ho uccisa io"
La Corte d'Assise di Reggio Emilia ha condannato all'ergastolo la madre di Saman Abbas per l'omicidio della giovane pakistana, avvenuto il 30 aprile 2021. Dopo la lettura della sentenza, la donna ha ripercorso gli eventi di quella tragica giornata, ribadendo con fermezza la sua innocenza. "Non l'ho uccisa io", ha dichiarato tra le lacrime, una frase ripetuta anche dal padre, presente in aula, che ha anch'egli ribadito la sua estraneità ai fatti.
Durante l'udienza, la donna ha dettagliato la sua versione dei fatti, fornendo una ricostruzione minuziosa della giornata del 30 aprile 2021. La sua deposizione, pur non riuscendo a scagionarla completamente agli occhi della corte, ha evidenziato alcune incongruenze e contraddizioni presenti nell'impianto accusatorio. Nonostante le sue dichiarazioni, la Corte ha ritenuto sufficienti le prove raccolte per confermare la sua colpevolezza, condannandola all'ergastolo. La pesante condanna è stata accolta con commozione e incredulità dalla donna, che, visibilmente sconvolta, ha chiesto la sospensione dell'udienza poco dopo la lettura della sentenza.
La vicenda di Saman Abbas ha scosso profondamente l'opinione pubblica, aprendo un dibattito sulla violenza di genere e sui delitti d'onore. La giovane donna, vittima di un omicidio efferato, è diventata un simbolo della lotta contro la barbarie e l'intolleranza. La sentenza di condanna per la madre rappresenta un passaggio importante nel processo giudiziario, ma lascia aperta la questione della verità, soprattutto alla luce delle dichiarazioni di innocenza ripetute con insistenza sia dalla madre che dal padre. Il percorso giudiziario, dunque, non sembra essere giunto al suo epilogo definitivo.
Il caso Saman Abbas continua a sollevare interrogativi e a tenere banco nel dibattito pubblico, richiedendo un'attenta riflessione sulla complessità di questi crimini e sulla necessità di una maggiore tutela per le donne vittime di violenza.
Questa è una ricostruzione giornalistica degli eventi basata su informazioni pubblicamente disponibili. Per approfondimenti, si consiglia di consultare le fonti ufficiali e la documentazione giudiziaria.
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