Attivisti bloccano Cracco: "Un pranzo, uno stipendio"

Blitz di Ultima Generazione da Cracco: "Un pasto costa come uno stipendio"
Milano, - Un nuovo blitz del collettivo Ultima Generazione ha scosso la città. Questa mattina, alcuni manifestanti sono entrati nel rinomato ristorante di Carlo Cracco in Galleria Vittorio Emanuele II per protestare contro il caro vita e l'aumento dei prezzi dei beni di prima necessità. L'azione, parte della campagna "Il giusto prezzo", ha visto i manifestanti esporre uno striscione con la scritta: "Un pasto costa come uno stipendio".
La scena è stata rapidamente presa d'assalto dai passanti e ripresa da numerosi video che circolano sui social media. Secondo i testimoni, i manifestanti, dopo aver esposto lo striscione, si sono pacificamente seduti ai tavoli, interrompendo brevemente il servizio.
Sul posto sono immediatamente intervenute le forze dell'ordine, nello specifico la Polizia Locale e la Digos, che hanno provveduto a far allontanare i manifestanti senza che si verificassero scontri o incidenti.
Ultima Generazione, in una nota pubblicata sui propri canali social, ha spiegato le motivazioni della protesta, sottolineando la crescente difficoltà per le famiglie italiane di fronte all'inflazione e al costo della vita. Il collettivo ha denunciato la sproporzione tra il costo di un pasto in un ristorante di lusso come quello di Cracco e il salario medio di un lavoratore italiano, evidenziando la crescente disparità sociale.
La reazione di Cracco non è ancora stata resa pubblica. L'episodio, comunque, ha acceso un acceso dibattito sui social media, con molti utenti che si sono divisi tra chi condanna l'azione dei manifestanti, ritenendola inappropriata e invasiva, e chi invece ne comprende le motivazioni, evidenziando la gravità della situazione socio-economica del paese.
La questione sollevata da Ultima Generazione, quella del caro vita e della difficoltà di accesso al cibo per una parte consistente della popolazione, rimane tuttavia centrale e richiede un'attenzione urgente da parte delle istituzioni.
Le indagini della Digos sono in corso per accertare eventuali responsabilità e l'esatta dinamica dei fatti. L'episodio di oggi si aggiunge ad altre iniziative di protesta attuate da Ultima Generazione negli ultimi mesi, a dimostrazione della crescente determinazione del collettivo nel portare all'attenzione pubblica le proprie rivendicazioni. Sarà interessante seguire gli sviluppi e le possibili reazioni istituzionali a questa nuova forma di attivismo.
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