Iniziativa di pace in Arabia Saudita: Witkoff parla di negoziati a Gedda

Inviato di Trump in Medio Oriente: una nuova iniziativa di pace? Zelensky: "Putin non vuole la pace!"
L'annuncio dell'inviato speciale di Donald Trump per il Medio Oriente, arrivato inaspettatamente, ha acceso i riflettori su una possibile nuova dinamica nel conflitto israelo-palestinese. Mentre si discute di questa iniziativa, l'attenzione rimane puntata sulla guerra in Ucraina, dove la situazione sul campo continua ad essere drammatica.Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha smentito categoricamente qualsiasi possibilità di negoziati di pace con la Russia, denunciando un nuovo attacco russo avvenuto nella notte. "Putin non vuole la pace, ha bombardato un nostro ospedale stanotte", ha dichiarato Zelensky in un'accorata dichiarazione trasmessa in diretta televisiva. La gravità di questo attacco, di cui ancora non si conosce il bilancio preciso delle vittime, getta un'ombra pesante sulle prospettive di una risoluzione pacifica del conflitto.
Intanto, sul fronte diplomatico, arrivano notizie contrastanti. Secondo Witkoff, delegati di diverse nazioni si riuniranno a Gedda, in Arabia Saudita, da domenica per discutere di un possibile cessate il fuoco. "I negoziati per il cessate il fuoco a Gedda inizieranno domenica", ha affermato. La partecipazione di diversi paesi, tra cui alcuni tradizionalmente vicini a Mosca, lascia intravedere una possibile via d'uscita diplomatica, anche se le dichiarazioni di Zelensky gettano forti dubbi sulla buona fede russa.
La missione dell'inviato di Trump, che si concentra sulla mediazione tra Israele e Palestina, potrebbe rappresentare un elemento di distensione in Medio Oriente. Tuttavia, l'escalation della guerra in Ucraina e le affermazioni di Zelensky continuano a dominare il dibattito internazionale, rendendo incerto l'impatto concreto di qualsiasi iniziativa di pace, anche quella americana. La sfida rimane quella di trovare un terreno comune tra le parti in conflitto, una sfida resa ancora più complessa dalla mancanza di fiducia reciproca e dalla continua violenza. La situazione è estremamente delicata e l'evoluzione degli eventi nelle prossime ore e giorni sarà decisiva per capire se si apriranno davvero spiragli di pace, sia in Ucraina che in Medio Oriente.
Seguiremo gli sviluppi da vicino.
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