Sgombero Leoncavallo posticipato: il centrodestra si oppone alla nuova location

Centrodestra compatto: No ad accordi con il Leoncavallo, "Nessun dialogo con l'illegalità"
Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia hanno unito le forze per condannare con fermezza l'ipotesi di un accordo tra il Comune di Milano e il centro sociale Leoncavallo. In una dichiarazione congiunta rilasciata oggi, i rappresentanti dei tre partiti hanno espresso la loro netta opposizione a qualsiasi forma di trattativa con realtà che operano al di fuori della legalità.
"Non si può trattare con chi occupa abusivamente spazi pubblici e viola le leggi", ha dichiarato un esponente di Forza Italia, sottolineando la necessità di garantire il rispetto delle regole e la sicurezza dei cittadini. La posizione è stata condivisa dai rappresentanti della Lega e di Fratelli d'Italia, che hanno ribadito il loro impegno nella lotta all'illegalità e nella difesa del patrimonio pubblico.
La presa di posizione arriva a seguito del rinvio dello sgombero del Leoncavallo, inizialmente previsto per il 27 aprile e poi posticipato al 15 maggio. Questa decisione ha suscitato forti critiche da parte del centrodestra, che accusa l'amministrazione comunale di debolezza e di cedimenti alle pressioni dei centri sociali.
"L'ipotesi di una nuova sede in zona Corvetto è inaccettabile", ha affermato un esponente della Lega, ribadendo la necessità di un intervento deciso e immediato per porre fine all'occupazione illegale. Fratelli d'Italia ha aggiunto che si attende chiarezza dall'amministrazione comunale e un'azione concreta per far rispettare la legge.
Il centrodestra ha chiesto al sindaco di Milano di rivedere la propria posizione e di agire con fermezza per garantire il rispetto della legalità. La questione del Leoncavallo rimane quindi un punto di forte contrasto tra maggioranza e opposizione, con il centrodestra che promette di vigilare attentamente sull'evolversi della situazione e di non accettare compromessi con chi viola le regole.
La vicenda dello sgombero del Leoncavallo e la proposta di una nuova sede continuano a tenere banco nel dibattito politico milanese. La situazione è destinata a rimanere sotto stretta osservazione, con il centrodestra pronto a nuove iniziative per contrastare ciò che definisce "illegalità dilagante".
Si attendono ulteriori sviluppi nei prossimi giorni, in vista della data dello sgombero fissata per il 15 maggio. La posizione del centrodestra appare solida e intransigente: nessun dialogo con l'illegalità.
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