L'Universo Primordiale svelato da Bicocca e il progetto ACT

L

Bicocca e il Progetto ACT: Svelato un nuovo sguardo sull'Universo primordiale

Un importante passo avanti nella comprensione dell'Universo primordiale è stato compiuto grazie alla collaborazione tra l'Università Bicocca di Milano e il progetto ACT (Atacama Cosmology Telescope). Ricerche pubblicate recentemente hanno svelato dettagli inediti sulla polarizzazione della radiazione cosmica di fondo, offrendo preziose informazioni sulla formazione delle prime strutture cosmiche.

Il progetto ACT, situato nelle Ande cilene, utilizza un potente telescopio per osservare la radiazione cosmica di fondo, la "luce fossile" dell'Universo, risalente a circa 380.000 anni dopo il Big Bang. Analizzando la polarizzazione di questa radiazione, gli scienziati possono ricavare informazioni cruciali sulla fisica dell'Universo nei suoi primi istanti di vita.

"Questi risultati sono il frutto di anni di lavoro e di una straordinaria collaborazione internazionale," afferma il Professor Giovanni Signorelli, del dipartimento di Fisica dell'Università Bicocca, coinvolto nel progetto.

Grazie all'analisi dei dati raccolti da ACT, il team di ricerca ha potuto osservare con maggiore precisione le cosiddette "onde B", una specifica tipologia di polarizzazione della radiazione cosmica di fondo, che sono considerate una prova indiretta dell'inflazione cosmica, una fase di espansione esponenziale dell'Universo avvenuta negli istanti immediatamente successivi al Big Bang. La scoperta di queste onde B, se confermata da ulteriori studi, rappresenterebbe una pietra miliare nella cosmologia moderna, consentendo di affinare ulteriormente i modelli teorici che descrivono l'evoluzione dell'Universo.

La partecipazione dell'Università Bicocca al progetto ACT sottolinea l'importanza della ricerca italiana nel campo della cosmologia. Il contributo del gruppo di ricerca milanese si è concentrato sull'analisi dei dati e sullo sviluppo di nuove tecniche di elaborazione, cruciali per estrarre informazioni significative dalla complessità dei dati raccolti dal telescopio.

"Questo lavoro rappresenta un grande successo per la comunità scientifica internazionale e per l'Italia in particolare," aggiunge la Professoressa Maria Chiara Carbone, anch'essa coinvolta nel progetto e docente presso il Dipartimento di Fisica della Bicocca. "Continueremo a lavorare per approfondire questi risultati e per svelare ulteriormente i misteri dell'Universo primordiale."

La ricerca è stata pubblicata su prestigiose riviste scientifiche internazionali, e promette di aprire nuove strade di indagine per la comprensione dell'Universo, dalle sue origini ai meccanismi che hanno portato alla formazione delle galassie e delle strutture cosmiche che osserviamo oggi. Ulteriori studi e analisi dei dati raccolti da ACT sono in corso, e si prevede che porteranno a nuove e importanti scoperte nei prossimi anni.

(19-03-2025 11:42)