La deterrenza di Von der Leyen: solo la preparazione alla guerra può evitarla

La deterrenza di Von der Leyen: solo la preparazione alla guerra può evitarla

Presidente rilancia il piano per il riarmo: l'Ungheria si oppone

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha rilanciato con forza il suo piano per un significativo aumento della spesa militare europea, sottolineando la necessità di una maggiore preparazione per scongiurare possibili conflitti. La proposta, che prevede un incremento sostanziale degli investimenti in difesa da parte degli Stati membri, ha trovato però un'opposizione decisa da parte dell'Ungheria, mentre il Ministro della Difesa italiano Guido Crosetto ha espresso pieno appoggio all'iniziativa.

La minaccia non riguarda solo l'Ucraina, ma tutti gli europei”, ha dichiarato Crosetto in una conferenza stampa a margine di un incontro ministeriale a Bruxelles. “Dobbiamo essere preparati a difendere i nostri interessi e la nostra sicurezza collettiva. Investire nella difesa non è un lusso, ma una necessità”. Il Ministro ha poi evidenziato l'importanza di una maggiore cooperazione militare tra gli Stati membri dell'Unione Europea, sottolineando la necessità di un approccio coordinato e strategico.

Von der Leyen, nel suo intervento, ha utilizzato un linguaggio altrettanto fermo: “Prepararsi alla guerra è il modo migliore per evitarla”, ha affermato, evidenziando i rischi crescenti per la sicurezza europea in un contesto geopolitico sempre più complesso. La presidente ha ribadito la necessità di un incremento degli investimenti in capacità militari moderne e all'avanguardia, sottolineando l'importanza di una maggiore interoperabilità tra le forze armate degli Stati membri.

L'Ungheria, invece, si è mostrata contraria al piano, esprimendo preoccupazioni circa l'impatto economico di un aumento significativo della spesa militare. Il governo ungherese ha sottolineato la necessità di priorità diverse, concentrandosi su investimenti in settori quali l'istruzione e l'assistenza sanitaria. Questa opposizione crea una spaccatura significativa all'interno dell'UE, ponendo in evidenza le diverse priorità e sensibilità degli Stati membri in materia di sicurezza e difesa.

La discussione sul riarmo europeo proseguirà nei prossimi mesi, con la Commissione Europea che cercherà di raggiungere un consenso tra gli Stati membri. Il dibattito si preannuncia acceso, con diverse posizioni in campo e l'urgenza di trovare una soluzione che garantisca la sicurezza collettiva senza compromettere la stabilità economica dell'Unione Europea. L'auspicio è quello di trovare un punto di incontro che tenga conto delle diverse esigenze nazionali, pur garantendo un adeguato livello di difesa per l'intero blocco europeo.
La situazione richiede un attento monitoraggio e ulteriori sviluppi sono attesi nelle prossime settimane.

(19-03-2025 01:00)