**Von der Leyen spinge per una rapida lista di Paesi sicuri.**

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Von der Leyen: "Patto Migrazione, Priorità Assoluta per il 2025. Acceleriamo sui Paesi Sicuri"
Bruxelles, [Data odierna] - La Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha ribadito oggi con fermezza l'importanza dell'implementazione del Patto sulla Migrazione e l'Asilo come priorità chiave per il prossimo anno. Durante un discorso al Parlamento Europeo, Von der Leyen ha sottolineato la necessità di un'azione rapida e coordinata per affrontare le sfide migratorie che l'Unione Europea si trova ad affrontare.BR"L'attuazione del Patto sulla Migrazione e l'Asilo è la prima delle nostre priorità chiave per l'anno a venire," ha dichiarato la Presidente. "Dobbiamo lavorare insieme per garantire che questo ambizioso pacchetto di misure sia pienamente operativo il prima possibile."BRUn aspetto cruciale dell'approccio proposto è l'accelerazione del processo di designazione dei Paesi terzi come "paesi di origine sicuri". Questo meccanismo, ha spiegato Von der Leyen, mira a snellire le procedure di asilo per i richiedenti provenienti da nazioni considerate sicure, consentendo un'elaborazione più rapida delle domande e, di conseguenza, un'accelerazione dei rimpatri per coloro che non hanno diritto alla protezione internazionale.BR"Acceleriamo sulla designazione di Paesi sicuri," ha affermato Von der Leyen, sottolineando che la Commissione lavorerà a stretto contatto con gli Stati membri per identificare e designare ulteriori Paesi che soddisfano i criteri di sicurezza stabiliti dal diritto europeo.BRLa Presidente ha inoltre evidenziato la necessità di rafforzare la cooperazione con i Paesi terzi di origine e transito dei migranti, al fine di affrontare le cause profonde della migrazione e di contrastare il traffico di esseri umani. Il Patto sulla Migrazione e l'Asilo, secondo Von der Leyen, offre un quadro completo per gestire la migrazione in modo più efficace, umano e sostenibile. Il Patto cerca, dunque, di trovare un equilibrio tra responsabilità e solidarietà tra i membri dell'UE, aspetti chiave per il successo dell'iniziativa. Si aspetta dunque un 2025 pieno di impegni per affrontare questa problematica.
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