Ventotene: il Manifesto è davvero un canto democratico per l'Europa?

Ventotene: il Manifesto è davvero un canto democratico per l

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Il commento dopo la piazza europea di sabato a Roma - Ue, ecco perché il Manifesto di Ventotene non è un inno alla democrazia

L'eco della manifestazione europea di sabato scorso a Roma continua a risuonare, polarizzando il dibattito politico. Mentre molti celebrano l'unità d'intenti e l'impegno pro-UE mostrato in piazza, si levano voci critiche che mettono in discussione le radici ideologiche su cui si fonda l'Unione Europea, in particolare il Manifesto di Ventotene.

Scritto da Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi durante il confino a Ventotene nel 1941, il Manifesto è spesso considerato un testo fondativo dell'europeismo. Tuttavia, la sua visione centralizzata e la sua enfasi sull'abolizione della sovranità nazionale sollevano interrogativi sulla sua compatibilità con i principi democratici moderni.

Secondo alcuni analisti, il Manifesto di Ventotene riflette un'epoca storica in cui la democrazia era percepita come debole e incapace di prevenire i conflitti. L'idea di una federazione europea guidata da un'élite illuminata, sebbene nata con nobili intenzioni, rischia di tradursi in un deficit democratico, allontanando i cittadini dalle decisioni che li riguardano direttamente.
Un punto cruciale è l'assenza di un dibattito pubblico approfondito sui principi fondativi dell'UE. Troppo spesso, si dà per scontato che l'integrazione europea sia un bene in sé, senza interrogarsi sulle implicazioni in termini di sovranità, identità nazionale e partecipazione democratica.

È necessario, quindi, un confronto aperto e onesto sul futuro dell'Europa, che tenga conto delle diverse sensibilità e visioni politiche. Non si tratta di negare i benefici dell'integrazione, ma di garantire che essa avvenga nel rispetto dei valori democratici e della volontà popolare.
La piazza di Roma ha dimostrato che l'interesse per l'Europa è vivo e presente. Ora, è compito della politica trasformare questo interesse in un progetto politico concreto e condiviso, capace di rispondere alle sfide del presente senza rinunciare ai principi di libertà e democrazia.

Alcuni esperti sottolineano come la visione di Spinelli e Rossi, pur animata da un forte idealismo, peccasse di una certa ingenuità riguardo alle dinamiche politiche e sociali che avrebbero caratterizzato l'Europa post-bellica. La complessità del continente, con le sue diverse culture e tradizioni, rende difficile un'integrazione omogenea e imposta dall'alto.

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(17-03-2025 00:20)