Trump e Putin al telefono: i punti cruciali per un accordo sull'Ucraina

Trump e Putin al telefono: 30 giorni di tregua, il nodo Ucraina
Una telefonata cruciale tra Donald Trump e Vladimir Putin è attesa per domani. Al centro del colloquio, la drammatica situazione in Ucraina e la possibilità di un accordo, seppur precario, per una tregua di 30 giorni. La proposta, di cui ancora non si conoscono i dettagli precisi, sembra legata ad una serie di punti cruciali, tra cui la questione del Kursk, la posizione di Kiev riguardo alla NATO e all'Unione Europea, il destino delle quattro regioni annesse dalla Russia e il ruolo di eventuali peacekeepers internazionali.
Secondo fonti vicine all'ex presidente americano, Trump starebbe cercando di mediare una soluzione che possa evitare un'ulteriore escalation del conflitto. La tregua di 30 giorni, seppur breve, potrebbe rappresentare una finestra di opportunità per avviare negoziati più sostanziali. Tuttavia, la strada verso un accordo appare irta di ostacoli. La Russia, infatti, continua a rivendicare la sovranità sulle quattro regioni ucraine annesse, Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson, mentre Kiev insiste sulla necessità di una completa ritirata delle truppe russe dal territorio ucraino, compreso il territorio prima dell'invasione del 24 febbraio 2022. La questione del Kursk, sulla cui importanza strategica non ci sono dubbi, sembra essere un ulteriore elemento di frizione.
Un ruolo chiave è destinato a giocarlo la posizione di Kiev riguardo all'adesione alla NATO e all'Unione Europea. L'Ucraina aspira da tempo ad entrare a far parte dell'Alleanza Atlantica, ma la questione rimane un punto di forte contrasto con la Russia. Analogamente, l'adesione all'UE è un obiettivo prioritario per il governo ucraino, ma la strada verso l'integrazione europea non è priva di sfide. L'eventuale dispiegamento di peacekeepers internazionali, inoltre, rappresenta un ulteriore elemento di complessità nella trattativa, con la necessità di concordare il mandato e le modalità del loro impiego. Il colloquio di domani si preannuncia quindi decisivo per capire se si riuscirà ad aprire una strada, per quanto stretta, verso una de-escalation del conflitto. L'auspicio è che le parti coinvolte riescano a trovare un terreno comune, consapevoli della drammaticità della situazione e delle conseguenze di un ulteriore prolungamento del conflitto.
Il mondo attende con ansia l'esito della telefonata. Le sorti dell'Ucraina, e in parte dell'Europa, potrebbero dipendere da questa conversazione. Resta da vedere se Trump riuscirà a far prevalere la diplomazia sulla guerra.
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