Tensione Israele-Hamas: la tregua a rischio, un esperto accusa Trump.

Guerra a Gaza: Saltata la Tregua, Raid Israeliani Contro Hamas
La fragile tregua a Gaza è stata infranta nella notte da una nuova ondata di violenza. Israele ha lanciato una serie di raid aerei contro postazioni di Hamas, colpendo presunti centri di comando del gruppo militante. Secondo fonti israeliane, almeno 10 alti dirigenti e nuovi comandanti di Hamas, impegnati nella riorganizzazione del gruppo dopo i recenti scontri, sarebbero stati uccisi negli attacchi. Le immagini diffuse sui social media mostrano scene di distruzione e fumo che si alza dalle zone colpite.
La risposta di Hamas non si è fatta attendere. Sebbene non siano ancora pervenute dichiarazioni ufficiali, fonti palestinesi riferiscono di un incremento significativo nelle attività militari nella Striscia di Gaza, segnalando un'escalation delle tensioni. La situazione sul terreno rimane estremamente critica e incerta. Si teme un'immediata intensificazione del conflitto, con gravi ripercussioni sulla popolazione civile.
"Questa escalation era prevedibile," afferma l'esperto di relazioni internazionali, Professor Alessandro Rossi dell'Università di Bologna. "La tregua era debole fin dall'inizio, un tentativo di calmare le acque prima di un'inevitabile ripresa delle ostilità. Molti analisti avevano previsto che non sarebbe durata a lungo."
Rossi sottolinea ulteriormente: "Alcuni, come l'ex Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, avevano capito fin da subito che la tregua era una trappola, una tattica per guadagnare tempo e riorganizzare le forze da parte di Hamas. La decisione di Israele di agire ora potrebbe essere interpretata come una risposta preventiva a questa riorganizzazione."
L'ONU ha espresso profonda preoccupazione per l'escalation della violenza, lanciando un appello urgente alle parti in conflitto affinché si astengano da ulteriori azioni militari e tornino al tavolo dei negoziati per una soluzione pacifica e duratura. La comunità internazionale segue con ansia gli sviluppi, temendo un nuovo bagno di sangue nella già martoriata Striscia di Gaza. La situazione umanitaria è già precaria, con migliaia di persone sfollate e un accesso limitato ad acqua potabile e ai servizi essenziali. L'UNRWA, l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, sta lavorando senza sosta per fornire assistenza alle popolazioni colpite.
Il futuro appare incerto e la possibilità di una nuova guerra su vasta scala rimane purtroppo concreta. La comunità internazionale dovrà agire con urgenza per evitare un ulteriore spargimento di sangue e favorire una soluzione diplomatica che garantisca pace e sicurezza per tutti i cittadini della regione.
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