**Serbia: Proteste infuocate, si parla di cannone sonico. Belgrado nega, Bruxelles chiede chiarezza.**

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Novi Sad, la protesta infiamma gli animi: accuse di uso di "cannone sonico" e richiesta di indagine UE
Le tensioni restano altissime a Novi Sad, Serbia, a seguito della vasta manifestazione di sabato scorso che ha visto migliaia di persone scendere in piazza per chiedere giustizia per le vittime della recente tragedia avvenuta in città. La folla, composta da familiari delle vittime, attivisti per i diritti umani e semplici cittadini indignati, ha puntato il dito contro le autorità, accusandole di aver utilizzato un "cannone sonico" per disperdere i manifestanti.
Le accuse, che si sono rapidamente diffuse sui social media e hanno trovato eco in diversi organi di stampa internazionali, sostengono che le forze dell'ordine abbiano impiegato un dispositivo in grado di emettere onde sonore ad alta intensità, causando disorientamento, nausea e forti dolori ai partecipanti alla protesta. Alcuni manifestanti hanno riportato di aver subito danni all'udito temporanei.
La polizia serba ha fermamente smentito l'uso di un simile strumento, definendo le accuse "false e tendenziose". In una dichiarazione ufficiale, le autorità hanno affermato di aver utilizzato esclusivamente mezzi di dissuasione non letali, come spray al peperoncino e idranti, nel rispetto delle normative vigenti in materia di ordine pubblico.
La controversia ha attirato l'attenzione dell'Unione Europea. Un portavoce della Commissione Europea ha dichiarato: "Siamo a conoscenza delle accuse relative all'uso di un 'cannone sonico' durante la manifestazione di Novi Sad. Prendiamo queste accuse molto seriamente e chiediamo alle autorità serbe di avviare un'indagine indipendente e trasparente per fare piena luce su quanto accaduto".
La situazione rimane fluida e potenzialmente esplosiva. L'eco della manifestazione e le accuse di uso sproporzionato della forza da parte della polizia continuano a generare indignazione e a sollevare interrogativi sulla gestione dell'ordine pubblico e sul rispetto dei diritti umani in Serbia.
Per approfondire: Dichiarazioni dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani
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