Collega di agente uccisa: "Gualandi disse 'Chiamate il 112, è partito un colpo'"

Tragedia ad Anzola: ricostruzione dell'omicidio dell'agente Sofia Stefani
Anzola dell'Emilia è ancora sotto shock per la tragica morte dell'agente di polizia locale Sofia Stefani, uccisa il 16 maggio 2024 all'interno del comando di polizia. Oggi, in aula, si è tenuta la ricostruzione dei fatti attraverso le testimonianze dei colleghi presenti quel giorno. L'imputato è l'ex comandante, con cui la giovane agente aveva una relazione sentimentale.
"Un colpo, poi il panico", così hanno raccontato alcuni testimoni, descrivendo i momenti concitati immediatamente successivi allo sparo. Le dichiarazioni dei colleghi presenti si sono concentrate sulla reazione dell'ex comandante dopo l'accaduto. Secondo le testimonianze raccolte, l'uomo avrebbe detto: "Chiamate il 112, dite che è partito un colpo". Una frase che, secondo l'accusa, testimonia un tentativo di depistaggio e di occultamento delle responsabilità.
La ricostruzione in aula è stata meticolosa, con l'obiettivo di chiarire la dinamica dell'accaduto e di far luce sulle responsabilità dell'ex comandante. Le testimonianze hanno descritto un clima di tensione e disagio precedentemente all'evento, anche se non sono emersi elementi in grado di definire con precisione le cause scatenanti la tragedia. L'arma del delitto, una pistola d'ordinanza, è stata analizzata dagli esperti della scientifica, i cui risultati sono ancora in attesa.
L'avvocato dell'ex comandante ha ribadito la necessità di un'attenta valutazione delle prove, sottolineando la necessità di evitare qualsiasi pregiudizio e la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva. Il processo è appena iniziato e si prevede una lunga serie di udienze per ascoltare tutte le testimonianze e valutare le perizie. L'attenzione mediatica e pubblica resta alta, con la comunità di Anzola che attende con ansia la verità su quanto accaduto alla giovane agente Sofia Stefani. La sua prematura scomparsa ha lasciato un profondo dolore e un senso di incredulità nella comunità locale.
Il ricordo di Sofia: In molti, tra i colleghi e la cittadinanza, ricordano Sofia come una persona solare, dedita al suo lavoro e sempre disponibile. La sua tragica scomparsa rappresenta una ferita profonda che richiederà tempo per cicatrizzarsi. L'iter giudiziario dovrà fare piena luce su questa vicenda, dando giustizia a Sofia e alle sue famiglia.
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