**Allarme a Kiev: Sumy nel mirino dopo la sconfitta russa a Kursk?**

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Mosca punta a una "zona cuscinetto" mentre Kiev trema: Zelensky silura il capo di Stato Maggiore Bargilevich
BRL'Ucraina è di nuovo con il fiato sospeso. Dopo la controversa ritirata dalla regione di Kursk, l'ombra di una nuova invasione russa si allunga su Sumy. Le dichiarazioni provenienti da Mosca, sempre più assertive, non fanno che alimentare l'angoscia. Fonti interne al Cremlino, pur non ufficialmente confermate, lasciano trapelare la volontà di creare una "zona cuscinetto" lungo il confine russo-ucraino. Una mossa che, secondo molti analisti, preluderebbe a una progressiva annessione di territori ucraini.
BRNel frattempo, un fulmine a ciel sereno scuote la leadership ucraina. Il Presidente Zelensky ha destituito il capo di Stato Maggiore, Serghei Bargilevich, sostituendolo con Anatoliy Barhylevych. Le motivazioni ufficiali restano vaghe, parlando di "necessità di rinnovamento". Tuttavia, è difficile non collegare questa decisione alle recenti sconfitte sul campo e alle crescenti critiche sulla gestione del conflitto.
BRLa situazione a Sumy è particolarmente critica. La regione, già provata dai bombardamenti, è ora considerata uno dei principali obiettivi di una possibile offensiva russa. Le forze armate ucraine, pur rinforzate, si preparano a una battaglia che si preannuncia cruenta. La popolazione civile vive in uno stato di terrore, con migliaia di persone pronte a fuggire verso ovest in caso di un'escalation del conflitto. La retorica russa si fa via via più pressante e la possibilità di una nuova offensiva è concreta.
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