Ue a rischio con Trump, dice Draghi: solo il debito comune salva la difesa europea

Draghi torna in Parlamento: un'emozione e un monito sull'Europa
"Un po' di emozione e tanta gratitudine". Così Mario Draghi ha descritto il suo ritorno in Parlamento, questa volta non più come Presidente del Consiglio, ma in audizione davanti alle commissioni del Senato e della Camera sul Rapporto sulla competitività europea. Un'audizione definita dallo stesso Draghi "decisiva per il futuro dei cittadini italiani ed europei", che ha offerto spunti di riflessione importanti sulle sfide che attendono l'Unione Europea.
L'ex premier, intervenuto per discutere del futuro della competitività europea, non ha risparmiato parole dure sulla situazione geopolitica attuale. Con una franchezza che gli è sempre stata propria, Draghi ha sottolineato i pericoli per la sicurezza dell'Unione Europea derivanti da alcune scelte politiche internazionali. In particolare, ha puntato il dito contro l'amministrazione Trump, definendo la sua politica una minaccia per la stabilità e la sicurezza del Vecchio Continente.
Di fronte a questa sfida, Draghi ha ribadito la necessità di una maggiore integrazione europea, sostenendo con forza la necessità di un maggiore coordinamento in materia di difesa. La soluzione, secondo l'ex Presidente del Consiglio, passa inevitabilmente per l'utilizzo del debito comune, presentandolo come "l'unica strada" per finanziare un'ambiziosa strategia di difesa europea. Una posizione forte e chiara, che riapre il dibattito su uno dei temi più controversi dell'Unione Europea.
L'intervento di Draghi non è stato solo un'analisi della situazione geopolitica, ma anche un appello alla responsabilità. Un appello rivolto alle istituzioni europee, ma anche ai cittadini, affinché comprendano la necessità di una maggiore unità e di una visione strategica condivisa per affrontare le sfide del futuro. La sua esperienza, la sua autorevolezza, hanno reso questo intervento un momento di riflessione importante, un punto di partenza per un dibattito che si preannuncia complesso e cruciale per il destino dell'Europa.
La sua presenza, carica di emozione ma anche di determinazione, ha ricordato l'importanza del suo contributo alla vita politica italiana ed europea, confermando ancora una volta la sua statura di leader internazionale.
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