Autovelox e ZTL d'oro: boom di incassi per i Comuni italiani nel 2024.

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Multe d'Oro per i Comuni Italiani: Incassi Record nel 2024

Un fiume di denaro proveniente dalle infrazioni stradali inonda le casse comunali. I dati relativi ai primi mesi del 2024 rivelano un aumento significativo degli incassi derivanti dalle multe, superando la cifra di 1,7 miliardi di euro a livello nazionale. Una vera e propria manna dal cielo per le amministrazioni locali, ma un salasso per gli automobilisti.


A guidare la classifica delle città che hanno beneficiato maggiormente di questo introito extra troviamo Milano, che si conferma la capitale italiana delle multe. Segue a ruota Roma, con i suoi varchi ZTL e le aree a traffico limitato che mietono costantemente "vittime". Sul terzo gradino del podio si piazza Firenze, complice anche il flusso turistico che spesso porta i visitatori a commettere involontarie infrazioni.


Fuori dal podio, ma comunque con incassi considerevoli, troviamo Torino al quarto posto e Napoli al quinto. In generale, si registra un incremento in tutte le grandi città, spesso dovuto all'implementazione di nuovi sistemi di rilevamento automatico delle infrazioni, come i tutor per la velocità media e le telecamere che monitorano le zone a traffico limitato.


Ma come vengono impiegati questi fondi? La legge prevede che una parte degli incassi debba essere reinvestita in sicurezza stradale, ad esempio per migliorare la segnaletica, realizzare nuove piste ciclabili o potenziare l'illuminazione. Tuttavia, non sempre questa destinazione d'uso viene rispettata, alimentando le polemiche e i dubbi sulla reale finalità di questa "tassa occulta" sugli automobilisti.


Resta da capire se questo trend in crescita continuerà nei prossimi mesi o se gli automobilisti, più consapevoli dei rischi, riusciranno ad evitare le sanzioni. Quel che è certo è che le multe stradali rappresentano una voce sempre più importante nel bilancio dei Comuni italiani. Maggiori informazioni sulle normative del Codice della Strada sono disponibili sul sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

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(17-03-2025 10:30)