Ecco un titolo riformulato: **Mattanza del lavoro: il 17 marzo una giornata nera con 6 vittime**

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Lutto e Rabbia: Sei Vite Spezzate in un Solo Giorno di Lavoro in Italia
L'Italia piange un'altra giornata nera sul fronte della sicurezza sul lavoro. Il 17 marzo si è trasformato in un macabro record, con sei vittime di incidenti sul lavoro sparse per il Paese. Da Terni a Salerno, da Palermo a Siracusa, la lista delle tragedie si è allungata, lasciando dietro di sé dolore e interrogativi.
In Sicilia, in particolare, la comunità è sconvolta dalla perdita di tre braccianti agricoli. Un lutto profondo che ha portato all'indizione del lutto cittadino sino alla celebrazione dei funerali. La terra siciliana, già provata da tante difficoltà, si stringe attorno alle famiglie colpite da questa immane tragedia.
La situazione solleva interrogativi urgenti sulla necessità di rafforzare i controlli e le misure di sicurezza nei luoghi di lavoro, soprattutto in settori ad alto rischio come l'agricoltura e l'edilizia. Le parole non bastano più: servono azioni concrete per tutelare la vita dei lavoratori e impedire che simili tragedie si ripetano.
Le indagini sono in corso per accertare le cause degli incidenti e individuare eventuali responsabilità. La speranza è che si faccia piena luce su quanto accaduto e che vengano adottate misure efficaci per garantire un futuro più sicuro per tutti i lavoratori. È inaccettabile che nel 2024 si continui a morire sul lavoro.
Il Governo ha promesso un intervento immediato, ma la fiducia è poca. I sindacati chiedono a gran voce un cambio di passo, con investimenti mirati nella prevenzione e nella formazione. Il diritto al lavoro non può e non deve trasformarsi in una condanna a morte.
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