Forza Italia: invio di militari in Ucraina solo con missione ONU

Barelli (FI) apre all'invio di soldati in Ucraina, ma solo sotto egida ONU
Riccardo Barelli, capogruppo di Forza Italia alla Camera, ha aperto alla possibilità di inviare soldati italiani in Ucraina, ma solo nell'ambito di una missione internazionale sotto l'egida delle Nazioni Unite. Questa dichiarazione, rilasciata nelle ultime ore, segna una posizione sfumata ma significativa all'interno del dibattito politico italiano sulla guerra in corso. "L'invio di militari italiani in Ucraina è una possibilità da valutare, ma solo nell'ambito di una missione ONU – Ucraina", ha affermato Barelli, sottolineando la necessità di un mandato internazionale chiaro e condiviso per qualsiasi intervento militare.
La cautela espressa da Barelli riflette la posizione ufficiale di Forza Italia, che da sempre si è mostrata favorevole al sostegno all'Ucraina ma contraria all'invio di truppe italiane in assenza di un quadro internazionale più ampio. La scelta di legare la possibilità di un intervento militare alla presenza di una missione ONU sottolinea la volontà di evitare un coinvolgimento diretto e potenzialmente rischioso per le forze armate italiane, preferendo invece un'azione coordinata a livello internazionale.
Questa posizione è stata ribadita da altri esponenti del partito. Forza Italia, infatti, ritiene fondamentale evitare qualsiasi azione unilaterale, privilegiando invece una strategia che garantisca la sicurezza nazionale e la stabilità internazionale. "La partecipazione a una missione ONU permetterebbe di agire in modo coordinato con altri paesi, riducendo i rischi per i nostri soldati e garantendo maggiore efficacia dell'intervento", ha aggiunto un membro del gruppo parlamentare di Forza Italia.
La dichiarazione di Barelli apre un nuovo capitolo nel dibattito sul ruolo dell'Italia nella crisi ucraina. Mentre il governo Meloni continua a fornire aiuti umanitari e militari all'Ucraina, la questione dell'invio di truppe rimane un argomento delicato e divisivo. La posizione di Forza Italia, pur aprendo a questa eventualità, pone delle condizioni stringenti, sottolineando l'importanza di un mandato ONU come garanzia di legittimità e sicurezza per l'eventuale intervento.
La proposta di Barelli, seppur condizionata, rappresenta un'evoluzione rispetto alle posizioni precedenti e apre la strada a un possibile approfondimento del tema all'interno del Parlamento e del governo. Resta da capire quale sarà la reazione delle altre forze politiche e come si evolverà il dibattito nelle prossime settimane. La situazione in Ucraina resta fluida e le decisioni in materia di politica estera richiedono un attento e costante monitoraggio.
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