Belgrado: proteste monstre, studenti occupano la TV di Stato

Belgrado: proteste monstre, studenti occupano la TV di Stato

Studenti contro i media pubblici: "Parzialità di regime"

Belgrado, 2023 - La Serbia è scossa da nuove proteste antigovernative, con decine di migliaia di manifestanti scesi in piazza a Belgrado. Si stima che almeno 300.000 persone abbiano partecipato alle manifestazioni di questi ultimi giorni, esprimendo la propria contrarietà alle politiche del Presidente Aleksandar Vučić. A infiammare ulteriormente gli animi, le accuse di parzialità mosse dai giovani studenti nei confronti dei canali televisivi pubblici, accusati di schierarsi apertamente con il governo e di censurare le voci critiche.

"La televisione pubblica non informa, propaganda!", questo lo slogan più urlato dai manifestanti, molti dei quali studenti universitari che, già in passato, hanno organizzato blocchi stradali e occupazioni di edifici pubblici. In queste ultime ore, gli studenti hanno rinnovato la loro protesta, tornando a bloccare l'accesso alla sede della televisione pubblica RTS, denunciando la mancanza di pluralismo informativo e la distorsione delle notizie relative alle proteste.

Le accuse di parzialità riguardano non solo la copertura delle manifestazioni, ma anche la scelta degli ospiti nei talk show politici e la linea editoriale generale, ritenuta dai giovani fortemente filo-governativa. Molti studenti lamentano una vera e propria "censura di regime", evidenziando come le voci contrarie al governo vengano sistematicamente marginalizzate o addirittura ignorate.

"Non ci sentiamo rappresentati dai media pubblici", afferma una studentessa di Belgrado intervistata durante la manifestazione. "La TV di Stato trasmette solo la versione ufficiale degli eventi, senza dare spazio alle nostre opinioni e alle nostre preoccupazioni. Questo è inaccettabile in una società democratica".

La situazione rimane tesa. La risposta del governo alle accuse di parzialità è attesa, mentre le proteste continuano e l'acceso dibattito sulla libertà di stampa e sull'indipendenza dei media pubblici serbi si fa sempre più intenso. La pressione sugli organi di informazione pubblica cresce, con l'invito da parte di molti a garantire un'informazione più equilibrata e trasparente.

Le immagini delle proteste, diffuse sui social media, mostrano una folla numerosa e determinata, pronta a continuare la lotta per la difesa dei propri diritti e per una maggiore trasparenza da parte delle istituzioni. Il futuro della Serbia sembra dipendere anche dalla capacità del suo sistema mediatico di garantire un'informazione libera e pluralista.

(16-03-2025 01:57)