Espulsioni gang: Trump contro i giudici, applausi a Bukele

Trump contro tutti: Espulsioni di gang, travel ban e attacco alle media
Uno scontro frontale tra l'ex presidente Donald Trump e l'attuale amministrazione Biden sta scuotendo gli Stati Uniti. Al centro della disputa, l'annuncio dell'espulsione di 238 membri della gang venezuelana Tren de Aragua dal territorio americano verso El Salvador. Una mossa che Trump ha salutato con entusiasmo, definendola una vittoria nella lotta al crimine, mentre la Casa Bianca mantiene un profilo più cauto.
Trump ha attaccato duramente l'operato dei giudici federali che, secondo lui, ostacolano le operazioni di rimpatrio degli affiliati a organizzazioni criminali. "I giudici sono diventati troppo deboli, troppo permissivi" ha tuonato l'ex presidente durante un comizio, aggiungendo: "Ringrazio il presidente del Salvador, Nayib Bukele, per la sua collaborazione nell'accogliere questi criminali. È un leader forte che si assume le sue responsabilità."
La decisione di espellere i membri della Tren de Aragua verso El Salvador ha sollevato forti preoccupazioni da parte di organizzazioni per i diritti umani che denunciano il rischio di violazioni dei diritti fondamentali dei deportati. La situazione in El Salvador, caratterizzata da un'offensiva repressiva del governo Bukele contro le gang, è sotto stretta osservazione da parte di numerose organizzazioni internazionali.
A rendere ancora più complessa la situazione, è intervenuto un nuovo travel ban firmato da Trump, che limita ulteriormente l'ingresso negli Stati Uniti di cittadini provenienti da diversi paesi dell'America Latina. L'ex presidente ha giustificato la decisione con la necessità di proteggere la sicurezza nazionale, ma è stato accusato di xenofobia e di politiche discriminatorie.
L'offensiva di Trump non si è limitata alle politiche migratorie. L'ex presidente ha annunciato una drastica riduzione dei finanziamenti a diverse storiche emittenti americane, accusandole di diffondere propaganda e di essere inaffidabili. "Queste organizzazioni sono diventate dei megafoni per la sinistra radicale e non meritano più il supporto dei contribuenti americani", ha dichiarato Trump. La decisione ha scatenato un'ondata di proteste da parte delle organizzazioni giornalistiche e di associazioni per la libertà di stampa.
Lo scontro tra Trump e l'amministrazione Biden continua ad intensificarsi, con importanti implicazioni per le politiche migratorie e per la libertà di stampa negli Stati Uniti. Le conseguenze di queste azioni potrebbero essere di vasta portata, sia a livello nazionale che internazionale.
(