Espulsioni di gang: Trump contro i giudici, appoggio a Bukele

Espulsioni di gang: Trump contro i giudici, appoggio a Bukele

USA: Espulsioni di massa dalla gang Tren de Aragua, scontro tra Trump e la giustizia

Gli Stati Uniti hanno deportato 238 membri della pericolosa gang venezuelana Tren de Aragua in El Salvador, innescando una furiosa controversia politica. L'operazione, avvenuta nelle ultime settimane, è stata immediatamente contestata da numerosi esponenti democratici e da organizzazioni per i diritti umani, che denunciano violazioni procedurali e il rischio di gravi violazioni dei diritti dei deportati. La Casa Bianca, tuttavia, si è detta soddisfatta dell'operazione, definendola un successo nella lotta contro il crimine organizzato.


Donald Trump, nel mezzo di una nuova campagna presidenziale, ha ulteriormente alimentato le tensioni. In un'intervista rilasciata a Fox News, Trump ha difeso le espulsioni, accusando i giudici federali di ostacolare gli sforzi dell'amministrazione nel combattere la criminalità. "Questi giudici sono fuori controllo", ha tuonato Trump. "Dobbiamo proteggere il nostro paese da queste gang pericolose, e lo faremo, anche se alcuni giudici vogliono impedirlo." Ha inoltre annunciato un nuovo travel ban, mirato a restringere ulteriormente l'ingresso negli Stati Uniti di cittadini di diversi paesi latino-americani, senza fornire dettagli specifici.


Trump ha poi espresso la sua gratitudine al presidente del Salvador, Nayib Bukele, per la collaborazione nella gestione dei deportati. "Presidente Bukele sta facendo un lavoro fantastico nel combattere la criminalità nel suo paese. Lo ringrazio per la sua partnership," ha dichiarato Trump sui social media. La dichiarazione di Trump ha sollevato nuove preoccupazioni sulle condizioni dei deportati in El Salvador, dove le accuse di violazioni dei diritti umani da parte delle forze di sicurezza sono frequenti.


La situazione è ulteriormente complicata da una decisione di Trump di ridurre i finanziamenti a diverse storiche emittenti americane. L'ex presidente le ha accusate di diffondere propaganda e di essere parte di un complotto per screditare la sua amministrazione. Questa mossa ha innescato un dibattito acceso sul ruolo dei media negli Stati Uniti e sulla libertà di stampa. Alcuni analisti vedono questa decisione come un tentativo di Trump di silenziare le voci critiche nei suoi confronti.


La situazione rimane fluida e complessa. Le espulsioni di massa, il nuovo travel ban e i tagli ai finanziamenti per i media rappresentano solo gli ultimi episodi di una crescente polarizzazione politica negli Stati Uniti, che inevitabilmente ha ripercussioni a livello internazionale. Le organizzazioni per i diritti umani, i gruppi di opposizione e alcuni membri del Congresso stanno continuando a fare pressione per indagini indipendenti sulle espulsioni e per una maggiore trasparenza sulle politiche migratorie dell'amministrazione. Il dibattito è destinato a continuare, con possibili conseguenze di vasta portata.

(17-03-2025 01:51)