Siria, 14 anni dopo: un bilancio da Damasco.

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Damasco, Primavera Invernale: La Libertà Germoglia nel Basilico a 14 Anni dalla Rivoluzione
Damasco, 15 Marzo 2024 - Quattordici anni dopo l'inizio della rivoluzione che ha sconvolto la Siria, l'aria di Damasco è intrisa di un profumo nuovo, una fragranza che evoca speranza e resilienza. "Lo chiamavano basilico. Sempre verde è", sussurra un anziano nel suk Al-Hamidiyah, mentre offre ai passanti mazzetti di erbe aromatiche. Le parole, un tempo sussurrate sottovoce per timore di rappresaglie, risuonano oggi con una rinnovata audacia.
La crisi economica siriana, esacerbata dal conflitto e dalle sanzioni internazionali, ha portato alla ribalta termini come "dollaro" e "libertà", un tempo quasi proibiti nel discorso pubblico. La lira siriana continua la sua caduta inesorabile, spingendo molti a cercare rifugio nella valuta statunitense e a invocare riforme che garantiscano maggiore libertà economica e politica. BRNonostante le cicatrici profonde lasciate dalla guerra, la vita a Damasco riemerge lentamente. I caffè tornano ad animarsi, le botteghe artigiane riaprono i battenti e un timido ottimismo si fa strada tra le macerie. BRDiversi attivisti locali sottolineano come, seppur la situazione rimanga precaria e la ricostruzione proceda a rilento, si percepisca una crescente richiesta di cambiamento e una volontà diffusa di superare il passato. BRL'immagine del basilico, simbolo di resistenza e rigenerazione, sembra incarnare perfettamente lo spirito di Damasco in questo momento cruciale della sua storia. Un simbolo di speranza in un futuro dove i diritti umani e la dignità della persona siano valori cardine della convivenza civile.
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