Garlasco: il DNA inutile, per Garofano una riapertura narcisistica.

Garlasco: il DNA inutile, per Garofano una riapertura narcisistica.

Il DNA non basta: Garlasco e Garofano bocciano le nuove tecnologie forensi

Le nuove tecnologie nel campo della genetica forense sono all'avanguardia, ma riescono davvero a risolvere i casi irrisolti? Secondo i genetisti forensi Edoardo Garlasco e Cristina Garofano, la risposta è un no secco. In una recente intervista, i due esperti hanno affermato che il profilo genetico, anche con le tecnologie più avanzate, rimane parziale e incompleto, rendendolo insufficiente per riaprire casi chiusi, come spesso si tenta di fare.

"È inutile quel DNA, un esercizio narcisistico la corsa a riaprire casi chiusi", ha dichiarato Garlasco, sottolineando la limitazione intrinseca dell'analisi del DNA e il rischio di conclusioni errate basate su dati incompleti. La complessità del genoma umano, la possibile contaminazione dei campioni e la mancanza di un database completo rendono, secondo i due esperti, l'analisi genetica spesso insufficiente a fornire prove definitive.

Garofano ha aggiunto: "La tecnologia avanza, certo, ma non risolve il problema fondamentale della parzialità dell'informazione genetica. Si crea una falsa aspettativa di soluzioni rapide e certe, quando in realtà spesso si tratta di un'illusione." I due genetisti hanno evidenziato l'importanza di un approccio multidisciplinare alle indagini, che integri l'analisi del DNA con altre tecniche investigative come l'analisi della scena del crimine, le testimonianze e l'analisi comportamentale.

La dichiarazione di Garlasco e Garofano solleva un importante interrogativo sull'utilizzo delle nuove tecnologie forensi. Mentre la genetica forense rappresenta un progresso significativo nell'ambito delle indagini, è fondamentale ricordare i suoi limiti e la necessità di un'interpretazione cauta dei risultati. L'entusiasmo per le nuove tecnologie non deve oscurare la necessità di un approccio rigoroso e scientificamente solido, che tenga conto di tutte le variabili in gioco. Il rischio, altrimenti, è quello di giungere a conclusioni errate, con conseguenze potenzialmente gravi.

La posizione di Garlasco e Garofano apre un dibattito importante sul futuro della genetica forense e sulla necessità di una maggiore consapevolezza dei suoi limiti e delle sue potenzialità. È un invito alla prudenza e alla riflessione, che dovrebbe orientare la ricerca e l'applicazione delle tecnologie forensi verso un approccio più completo e meno incline a facili entusiasmi.

Per approfondire l'argomento, si consiglia di consultare le pubblicazioni scientifiche dei due esperti. National Center for Biotechnology Information potrebbe essere una buona risorsa.

(15-03-2025 01:00)