Minori e droga: l'allarme delle comunità terapeutiche

A 100 anni dalla nascita di Don Gelmini: la Comunità Incontro prosegue la sua opera di redenzione
Cento anni dalla nascita di Don Luigi Gelmini, fondatore della Comunità Incontro, un traguardo che coincide con la continuazione instancabile di un'opera di rinascita per migliaia di persone. A San Patrignano, cuore pulsante di questa realtà che accoglie chi lotta contro le dipendenze, abbiamo incontrato il direttore Giampaolo Nicolasi per un'intervista a caldo.
Giampaolo, 100 anni di Don Gelmini: un'eredità pesante ma al contempo un faro illuminante. Qual è la sfida più grande che la Comunità Incontro affronta oggi?
"La sfida principale è quella di adeguarsi costantemente alle nuove forme di dipendenza. Se negli anni passati il problema principale era legato all'eroina, oggi vediamo un incremento significativo di giovani che arrivano alle nostre strutture a causa di problematiche legate ai nuovi psicofarmaci, a internet e ai social media. La dipendenza da gioco d'azzardo è un altro flagello in forte ascesa."
Si parla spesso di giovani sempre più fragili. Quali sono le cause di questa crescente vulnerabilità?
"Sono molteplici i fattori. L'isolamento sociale, la mancanza di punti di riferimento solidi, la pressione dei social media che creano modelli irraggiungibili e alimentano insicurezze e frustrazioni. La famiglia, purtroppo, in alcuni casi non riesce più a svolgere il suo ruolo protettivo. Dobbiamo investire nella prevenzione, sensibilizzando le scuole e le istituzioni al riconoscimento precoce dei segnali di disagio."
Nel corso degli anni, la Comunità Incontro ha accolto persone di ogni estrazione sociale. Ricorda qualche episodio particolare?
"Ricordo un caso singolare di un politico che portò qui il suo nipote. La cosa curiosa è che, da un lato, cercava aiuto per il giovane, ma dall'altro, sosteneva pubblicamente la legalizzazione delle droghe. Questo episodio evidenzia una contraddizione: riconoscere il problema ma non affrontare le sue cause strutturali. La lotta alla dipendenza richiede coerenza e impegno a tutti i livelli."
Qual è il messaggio che vuole lanciare in questo anniversario così importante?
"Il messaggio è quello di speranza e di perseveranza. La Comunità Incontro continuerà a combattere per la dignità umana, offrendo una possibilità di rinascita a chi ha perso la strada. Don Gelmini ci ha insegnato che la redenzione è possibile, e noi continuiamo a credere in questo, ogni giorno."
Un'opera encomiabile, un esempio concreto di solidarietà e impegno civile che merita di essere sostenuto e conosciuto da tutti.
(