Riforma Giustizia: Delmastro la definisce un errore strategico.
Lo stop di Forza Italia, poi la rettifica: il caso Delmastro e la riforma della Giustizia
Un vero e proprio terremoto politico ha scosso il centrodestra in queste ore, a seguito delle dichiarazioni del sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro Delle Vedove, sulla riforma della Giustizia e la successiva smentita da parte di Forza Italia. La vicenda inizia con le forti critiche del sottosegretario alla riforma, definite da fonti di FI come "un errore strategico che rischia di ritorcersi contro il governo". Delmastro, infatti, aveva espresso un giudizio estremamente negativo sulla riforma, definendola un progetto destinato a fallire e a generare ulteriori tensioni nel settore giudiziario.
La presa di posizione, così netta e decisa, ha immediatamente creato malumore all'interno del partito di Berlusconi, tanto da indurre Forza Italia a porre uno stop alle iniziative in materia. La decisione, presa a livello politico, rifletteva la preoccupazione per le possibili ricadute negative di un ulteriore scontro con la magistratura, già tesa a seguito di vicende giudiziarie recenti.
A stretto giro, però, è arrivata la rettifica di Delmastro. Il sottosegretario ha chiarito la sua posizione, sostenendo che le sue dichiarazioni sarebbero state "esasperate", e che non avrebbero dovuto essere interpretate come una posizione ufficiale del governo o di Forza Italia. Una precisazione che però non ha del tutto placato le polemiche.
Il consigliere del CSM, Sebastiano Carbone, intervenendo sulla questione, ha sottolineato come le opinioni espresse da Delmastro siano in linea con la posizione dell'Associazione Nazionale Magistrati (ANM), alimentando ulteriormente il dibattito sulla reale portata delle dichiarazioni iniziali del sottosegretario e sulla loro compatibilità con la linea politica del governo.
Delmastro, nel suo intervento di rettifica, ha ribadito la sua convinzione che la riforma sia un "errore strategico" che porterà a conseguenze negative per il sistema giudiziario italiano. Questa ulteriore affermazione, nonostante la precedente smentita, lascia aperte diverse questioni, rilanciando il dibattito sulla reale posizione del governo in merito a questa delicata riforma e sulle possibili crepe all'interno della maggioranza.
La vicenda, dunque, continua a tenere banco, sollevando interrogativi sulla coesione del centrodestra e sulla gestione delle relazioni tra governo e magistratura. Il futuro della riforma della giustizia appare più incerto che mai, con le tensioni politiche che si intrecciano con le preoccupazioni del mondo giudiziario.
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